Formula minima: differenze tra le versioni

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Un metodo interessante per impiegare la formula minima risiede appunto nel recuperare la formula di un composto di costituzione conosciuta, ad esempio se l'[[analisi elementare]] di un composto fornisce i seguenti dati:
* potassio 3531,5683%
* ferrocloro 1729,0297%
* carbonioossigeno 2139,8818%
* azoto 25,53%
 
Per cui 100 grammi di tale [[Campione (scienze)|campione]] contengono 3531,5683 grammi di potassio, 1729,0297 grammi di ferrocloro e via di seguito.
 
Si calcola il numero di moli contenute (mol=gr/PM)
* potassio: 3531,5683 / 39,1020983 = 0,9080
* ferrocloro: 1729,0297 / 5535,84 453= 0,3080
* carbonio:ossigeno 2139,8818 / 12,01 16= 12,8240
* azoto: 25,53 / 14,007 = 1,82
 
Si dividono quindi i risultati ottenuti per il risultato più piccolo (in questo caso 0,30); si ottengono così i coefficienti atomici di ogni elemento nella molecola:
* potassio = 0,9080 / 0,3080 = 31
* ferrocloro = 0,3080 / 0,3080 = 1
* carbonioossigeno = 12,824 / 0,3080 = 63
 
* azoto = 1,82 / 0,30 = 6
 
Dai quali si può ricavare la formula minima del composto:
 
: KKClO<sub>3</sub>Fe(CN)<sub>6</sub>
 
Da notare che in questo caso la formula minima corrisponde alla formula molecolare. In caso contrario è necessario conoscere almeno un'altra informazione del composto (ad esempio massa assoluta o massa relativa). In generale, il metodo illustrato fornisce sempre la formula minima della sostanza (non la formula molecolare).