7Q4: differenze tra le versioni

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Nel 1988 lo studioso tedesco Wilhelm Nebe propose l'identificazione di alcuni di questi frammenti come parte del [[libro di Enoch]].<ref>Wilhelm Nebe, ''Möglichkeit und Grenze einer Identifikation'', RevQ 13 (1988), pp. 629–33</ref>
 
Durante gli [[anni '90]] Ernest A. Muro, in base ad alcune caratterische fisiche del frammenti (es la direzione delle fibre presenti) e alla forma somigliante di alcune lettere, propose la tesi secondo cui 7Q4.1, 7Q4.2, 7Q8 e 7Q12 erano in origine parte di un unico papiro<ref>Muro, Ernest A., "The Greek Fragments of Enoch from Qumran Cave 7 (7Q4, 7Q8, &7Q12 = 7QEn gr = Enoch 103:3–4, 7–8)," ''Revue de Qumran'' 18 no. 70 (1997).</ref> e, con lo studioso francese [[Émile Puech]] riprese (con alcune piccole differenze) la tesi di Nebe, ipotizzando che questo, oltre ad oltrialtri frammenti della grotta 7, facessero tutti parte di una trascrizione del libro di Enoch. E' da notare che frammenti in aramaico del libro di Enoch sono stati trovati nella grotta 4<ref>Frammnto 4Q201, si veda [[Florentino García Martínez]] (traduzione di W. G. E. Watson), ''The Dead Sea Scrolls Translated: The Qumran Texts in English'', BRILL, 1996, ISBN 9789004105898, [http://books.google.it/books?id=skIJ8NNbzJwC&lpg=PA246&ots=TFiNtMRnjb&dq=Enoch%20%204Q201&hl=it&pg=PA246#v=onepage&q&f=false pag 246]</ref>, mentre [[John Strugnell]] (che fu caporedattore del gruppo che curava la pubblicazione dei manoscritti fino al 1990) ha parlato in un'intervista dell'esistenza di una copia in aramaico del libro, presente su alcuni papiri ritrovati nella grotta 11 ed in possesso di privati<ref>{{en}}Hershel Shanks, ''[An Interview with John Strugnell]'', articolo di Biblical Archaeology Review, July/August 1994, 40-53</ref>, a dimostrazione che, seppur fuori dal canone ebraico e cristiano, apparentemente gli [[Esseni]] erano a conoscenza del testo (o perlomeno di parte di esso).
 
Questa interpretazione dei frammenti, seppur non ancora confermata con sicurezza, è comunque oggi consierata più plausibile rispetto all'identificazione neotetsamentarianeotestamentaria di O’Callaghan e Thiede<ref name=Evans />.