Ristagno idrico: differenze tra le versioni

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Rientra fra le soluzioni del primo tipo la [[sistemazioni superficiali|sistemazione superficiale]] dei terreni in piano: la predisposizione di baulature e scoline nei terreni argillosi favorisce il deflusso superficiale dell'acqua evitando che nel terreno s'infiltrino quantitativi elevati d'acqua che poi sarà smaltita con difficoltà. In questo caso l'acqua che non s'infiltra nel terreno defluisce lungo la superficie, grazie alla pendenza formata dalla baulatura, e si raccoglie nelle scoline.
 
Nella progettazione, oltre al calcolo del coefficiente idometrico (l/s .Ha), si adottano pendenze idonee anche ad evitare erosione per il ruscellamento dell'acqua di piogge intense. Rientra fra le soluzioni del secondo tipo il [[drenaggio sottosuperficiale]]: la presenza di una rete sotterranea di condotti emungenti fa in modo che l'acqua defluisca più velocemente all'interno dei dreni (i quali offrono una minore resistenza rispetto ai macropori del terreno) e si raccolga nei collettori.
 
Gli apprestamenti di difesa contro i ristagni sono realizzabili a livello aziendale e a livello comprensoriale. Nel primo caso le tecniche e le opere sono di competenza delle singole aziende. Rientrano in questo ambito le sistemazioni superficiali dei terreni, le reti drenanti, le affossature. Nel secondo caso le opere sono di competenza dei [[Consorzio di bonifica|Consorzi di bonifica]]. Rientrano in questo ambito le opere di [[bonifica idraulica]] come gli argini, gli sbarramenti, i canali di bonifica, le idrovore.