Redvers Buller: differenze tra le versioni

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=== Carriera nella "fazione africana" dell'Esercito britannico ===
[[File:Redver buller sauvant un officier à Hlobane.jpg|thumb|right|200px|Raffigurazione di un atto di valore del tenente colonnello Buller alla [[battaglia di Hlobane]], durante la [[guerra anglo-zulu|guerra zulu del 1979]].]]
Nativo di [[Crediton]], nel [[Devon]], e figlio di un parlamentare britannico, Redvers Buller frequentò la prestigiosa scuola di [[Eton College|Eton]] prima di ottenere la nomina a ufficiale dell'[[British Army|Esercito britannico]] nel 60° Rifles (il reggimento King's Royal Rifle Corps) nel [[1858]].
 
I suoi primi impegni bellici sul campo furono durante la [[seconda guerra dell'oppio]] in [[Cina]], nella spedizione del [[Red River del Nord|Red River]] in [[Canada]] ([[1870]]), e soprattutto nel [[1873]] nella [[Guerre Anglo-Ashanti|campagna Ashanti]] dove venne ferito e dove entrò a far parte della cerchia più intima (come ufficiale addetto alle informazioni) del comandante inglese, generale sir [[Garnet Wolseley]], personaggio di grande statura professionale e in vertiginosa ascesa nell'esercito inglese<ref>T.Pakenham, ''La guerra anglo-boera'', p.101.</ref>, che proprio durante la campagna nella [[Costa d'Oro (colonia britannica)|Costa d'Oro]] avrebbe iniziato a organizzare la sua fazione "africana" di collaboratori desiderosi di modernizzare e migliorare l'apparato militare imperiale (il cosiddetto "Ashanti ring")<ref>I. Knight, ''Colenso 1899'', p. 36.</ref>. Durante la campagna Ashanti, Buller, ottenne la nomina a [[maggiore]] e si guadagnò il pieno apprezzamento di Wolseley.
 
Fu, tuttavia, durante la [[guerra anglo-zulu|guerra zulu]] del [[1879]] che Redvers Buller acquisì fama e prestigio di rilievo nazionale, come ufficiale preparato, fisicamente coraggioso, impavido e particolarmente esperto di guerra africana<ref>I. Knight, ''Zulu war 1879'', p.15.</ref>. Buller, ora [[tenente colonnello]], ebbe il comando delle truppe montate reclutate in parte anche nelle popolazioni [[Boeri|boere]] e inquadrate nella colonna del generale [[Evelyn Wood]]; alla [[battaglia di Hlobane]] (terminata con una sconfitta britannica) Buller diede grande prova di tenacia e di valore guadagnandosi la massima onorificenza dell'[[Impero Britannico]], la [[Victoria Cross]], per la sua coraggiosa condotta durante la ritirata delle forze inglesi<ref>I. Knight, ''Zulu war 1879'', pp. 60-66.</ref>.<br />
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Il comando gli venne affidato, in realtà, nonostante la sorda opposizione dei membri della cosiddetta fazione "Indiana" (Lord Roberts ''in primis'' e i suoi collaboratori già presenti in Africa, [[Ian Standish Monteith Hamilton|Ian Hamilton]], [[George Stuart White|George White]], e [[Henry Rawlinson]]), costituita prevalentemente da ufficiali impegnati in precedenza nelle vari guerre in [[India]] e [[Afghanistan]], in perenne rivalità con gli "africani" di Wolseley; e dello stesso Ministro della Guerra [[Henry Petty-Fitzmaurice, V marchese di Lansdowne|Lord Lansdowne]] (amico di Roberts), dubbiosi sulle effettive capacità del torreggiante generale e pronti a cogliere suoi eventuali errori militari per soppiantarlo al comando<ref>T.Pakenham, ''La guerra anglo-boera'', pp. 101-104.</ref>.
 
Ancor prima dell'arrivo del corpo di spedizione guidato da Buller, costituito da tre divisioni di fanteria (al comando dei generali Methuen, Clery e Gatacre<ref>T.Pakenham, ''La guerra anglo-boera'', pp. 202-203.</ref>) e da una divisione di cavalleria (comandata dal generale [[John French|French]]), la situazione britannica in Africa del Sud si era pericolosamente deteriorata: l'imprudente strategia del generale White (alla testa delle forze imperiali già stanziate in Natal) aveva causato, dopo alcuni effimeri successi locali, una grave sconfitta e il conseguente assedio delle forze inglesi bloccate dentro [[Ladysmith]]<ref>T.Pakenham, ''La guerra anglo-boera'', pp. 178-191.</ref>. La colonia del Capo, nel frattempo, praticamente sprovvista di truppe, aveva subito una vera invasione boera e le importanti città di [[Kimberley (Sudafrica)|Kimberley]] e [[Mafeking]] erano ugualmente sotto assedio.
 
Queste gravi notizie consigliarono a Buller (giunto al [[Città del Capo|Capo]] il [[1 novembre]] [[1899]]) una prima grave e forse errata decisione: egli decise quindi la divisione del suo corpo di spedizione per liberare contemporaneamente Kimberley, con la divisione rinforzata del generale Methuen e con la cavalleria di French, e di portarsi personalmente in Natal per guidare, con quattro brigate di fanteria, la marcia per sbloccare Ladysmith e il generale White, rimasto anch'egli dentro la città assediata<ref>T.Pakenham, ''La guerra anglo-boera'', pp. 194-206.</ref>.