Battaglia di Avarico: differenze tra le versioni

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=== Terza fase: l'assalto finale romano ===
[[File:AVARICUM Battaglia 52 aC png.png|thumb|330px|La mappa dell'assedio di Avarico del [[52 a.C.]]]]
I 10.000 guerrieri Galli, avendo tentato ogni possibile soluzione per liberarsi dell'assedio, decisero di abbandonare la città il giorno seguente, persuasi anche dalle esosrtazioniesortazioni e dagli ordini di [[Vercingetorige]]. Ma gli abitanti della città di Avarico: {{Quote|''...quando videro che i soldati persistevano nella loro decisione di lasciare la [[oppidum|città]], poiché la paura non prevale sulla misericordia nel sommo pericolo, cominciarono a gridare ed a segnalare la fuga ai [[Antica Roma|Romani]]. Gli armati [[galli]], per timore che la cavalleria romana potesse prevenirli occupando le vie di fuga, lasciarono perdere questa soluzione.''|Cesare, ''[[De bello Gallico]]'', VII, 26.}}
 
Il giorno seguente, Cesare fece avvicinare una [[Torri d'assedio|torre d'assedio]] alle [[Murus gallicus|mura]] della [[oppidum|città]], e ripristinò le fortificazioni in parte distrutte dal precedente attacco nemico. L'assedio, iniziato ormai da 27 giorni, fu finalmente portato a termine quando, scoppiato un grande temporale, il proconsole romano ritenne fosse giunto il momento opportuno di attaccare, considerando sia la difficoltà dei nemici di appiccare nuovi fuochi al terrapieno sotto una pioggia battente, e sia la minor cura con cui il servizio di guardia delle mura sarebbe stato disposto rispetto ad altri momenti.