Gran Premio d'Italia 1979: differenze tra le versioni

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In agosto venne raggiunto l'accordo definitivo tra la FOCA e gli organizzatori di Imola per la tenuta del gran premio non valido per il campionato, da tenersi la settimana successiva a quello d'Italia.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1979/08/15/pagina-23/1044229/pdf.html?search=Imola|titolo=Imola: luz "verde" para el 16 de Septiembre|data=15 agosto 1979|accesso=5 settembre 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=Xavier Ventura|pagina=23|lingua=es}}</ref>
 
La decisione degli organizzatori di non consentire agli spettatori di erigere delle tribune provvisorie dal quale poter vedere il gran premio, provocò delle forti proteste, tanto che alcuni spettatori minacciarono di boicottare il gran premio con il lancio di bottiglie sulla pista. Vi fu anche una telefonata anonima che annunciava la presenza di un ordigno in Autodromo.<ref>{{cita news|titolo=Hanno telefonato "c'è una bomba"|data=7-9-1979|accesso=18-10-2012|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|pagina=9|autore=Gian Dell'Erba|lingua=}}</ref>
 
===Aspetti tecnici===
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Le modifiche al tracciato vennero giudicate positivamente dai piloti: [[Clay Regazzoni]], nel corso di alcuni test della [[Goodyear]] effettuati a metà agosto, affermò che la pista risultava più aperta e paddock e box più adeguati. Il ticinese, come [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]], sollevò perplessità solo sull'altezza dei cordoli alla ''Seconda di Lesmo''.<ref>{{cita news|titolo=L'Alfa comincia con una figuraccia|data=17-8-1979|accesso=15-10-2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=15|autore=Ercole Colombo|lingua=}}</ref>
 
La [[Walter Wolf Racing|Wolf]] utilizzò il modello [[Wolf WR8|WR8]], mentre la [[Brabham]] presentò ancora delle vetture motorizzate dall'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]]. Il pilota messicano [[Héctor Rebaque]], che fino a quel momento aveva utilizzato per la sua scuderia una [[Lotus 79]], fece esordire la vettura che portava il suo nome, la [[Rebaque HR100]], costruita con l'appoggio della [[Penske]]. La [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] fornì a entrambi i piloti sia la vecchia che la nuova versione della [[Ferrari 312 T4|312 T4]].<ref>{{cita news|titolo=Quattro Ferrari per vincere|data=6-9-1979|accesso=18-10-2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=19|autore=Cristiano Chiavegato|lingua=}}</ref>
 
===Aspetti sportivi===
Si rivide, dopo quattro gare d'assenza, l'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]], che iscrisse due vetture: il nuovo modello [[Alfa Romeo 179|179]] per [[Bruno Giacomelli]] e il vecchio [[Alfa Romeo 177|177]] per [[Vittorio Brambilla]], che tornava alle gare dopo un anno dall'incidente del 1978, avvenuto proprio a Monza. All'[[Ensign]] fu il turno dello svizzero [[Marc Surer]], all'esordio in Formula 1, ancora in lotta nel campionato di [[Formula 2 Anno 1979|Formula 2]].
 
I prezzi dei biglietti per assistere alla gara andavano dalle 50.000 lire per la Tribuna Centrale alle 7.000 per il prato.<ref>{{cita news|titolo="Tutto Monza" per tre giorni|data=6-9-1979|accesso=18-10-2012|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|pagina=11|autore=|lingua=}}</ref>
 
== Qualifiche ==