Charles Mingus: differenze tra le versioni

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Decide così di diventare il migliore bassista sulla scena, e ci riesce nel giro di pochi anni, studiando prima con [[Red Callender]], che suonò con [[Louis Armstrong]], e poi con [[Hernan Reinshagen]] - primo contrabbassista della filarmonica di [[New York]] - nel corso della sua carriera suona [[Illinois Jacquet]], [[Dinah Washington]]; quando nel [[1947]] entra nell'Orchestra di [[Lionel Hampton]] è già leader di propri gruppi e ha già fatto i primi tentativi di composizione. Mingus è stato il primo a cercare di emancipare il ruolo del basso, cercando di non limitarlo alla mera scansione del tempo, ma cercando di fargli suonare dei fraseggi indipendenti da un punto di vista ritmico e elodico che creassero un [[contrappunto]] con le linee melodiche degli altri strumenti del gruppo.
 
Mingus ebbe una prima infarinatura musicale grazie ai canti gospel delle congregazioni religiose di Watt a [[Los Angeles]], in cui trascorse i suoi anni da bambino, il blues ed il jazz delle origini sono state una delle fonti d'ispirazione per il compositore ma non le uniche, nel corso deladella sua vita, le sue fonti di ispirazione sono anche extra-jazzistiche, studia [[Richard Strauss]] e [[Arnold Schoenberg]], non nasconde una passione per [[Claude Debussy]] e [[Maurice Ravel]] e si avvicina all'intellettualismo di [[Lennie Tristano]]. Nonostante il periodo in cui iniziò a suonare, il contrabbassista fu molto più influenzato da [[Duke Ellington]] piuttosto che da [[Charlie Parker]]. Il suo attaccamento ad Ellington, alla sua concezione del sound orchestrale anziché puramente solistico, valsero a Mingus il soprannome di Baron.<ref name="nathentoff">The Jazz Life, New York: Dial Press, 1961, p. 164.</ref>
 
Inizia a suonare un ''cool-bop'' da camera in trio con [[Red Norvo]] ([[vibrafono]], leader) e [[Tal Farlow]] ([[chitarra]]), per poi entrare in contatto con i grandi ''beboppers'' neri ([[Bud Powell]], Parker, [[Dizzy Gillespie]], [[Miles Davis]], [[Oscar Pettiford]]).