Cassettone: differenze tra le versioni

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Durante il [[Architettura rinascimentale|Rinascimento]] e il [[Architettura barocca|Barocco]], la riproposizione di volte di elevate dimensioni e il desiderio di conferir loro articolazione spaziale impose un ritorno ad un largo impiego dei lacunari che, naturalmente, furono ampiamente presenti anche nell'[[architettura neoclassica]], che si rifaceva esplicitamente ai modelli antichi.<ref>[http://www.sapere.it/enciclopedia/cassettóne.html sapere]</ref>
 
Dal punto di vista strutturale i cassettoni consentono di alleggerire il peso della volta, rendendo possibile la realizzazione di ampi soffitti e volte che, altrimenti, in assenza di lacunari, crollerebbero sotto il loro stesso [[peso proprio|peso]] o per modesti carichi accidentali. Dal punto di vista visivo, il disegno complessivo dei lacunari crea sovente l'impressione che la struttura sia percorso da [[trave|travi]] interconnesse che scorrono lungo tutto il soffitto (lateralmente e longitudinalmente), incrociandosi, il che conferisce assieme l'idea di venustà e di robustezza del manufatto.<ref>[http://www.gli-esperti.it/article-274019-il-soffitto-a-cassettoni.html esperti]</ref>
 
Tuttavia i lacunari non sono necessariamente impiegati per motivi [[statica|statici]]. Se, da una parte, è vero che in costruzioni come la rotonda del Pantheon i cassettoni rispondono ad una esigenza anche statica, dall'altra, soprattutto in soffitti piani, la struttura a cassettoni ha scopi essenzialmente [[decorazione|decorativi]], <ref>Giulio Carlo Argan, ''Storia dell'arte italiana'', vol. I, Fabbri, Torino, 1993 (glossario in appendice).</ref> tanto che non è difficile osservare addirittura delle pitture illusionistiche ([[trompe-l'œil]]) che ne imitano l'impianto.