Andrea Rapicio: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m sostituisco parametri come da Wikipedia:Bot/Richieste |
→Biografia: fix |
||
Riga 35:
Secondogenito di [[Domenico Ravizza]] che, secondo gli usi dell'epoca, aveva latinizzato il proprio cognome in Rapicius. Fu [[ministro]] di [[Ferdinando I del Sacro Romano Impero|Ferdinando I]] e consigliere dell'arciduca Carlo.
All'epoca la nobiltà triestina era politicamente divisa in varie fazioni, principalmente riconducibili a quella [[repubblica di Venezia|filoveneta]] e quella [[Sacro Romano Impero|filoasburgica]]. Rapicio comprendeva che la divisione andava a scapito degli interessi cittadini, per cui si prodigò di mediare la pace. Quando credette di aver raggiunto un accordo, volle festeggiare il Capodanno invitando a cena gli esponenti delle parti in gioco. Ma evidentemente l'accordo non era stato ancora raggiunto. Una delle fazioni, non si sa quale, volle avvelenare il rappresentante della parte avversa, ma per sbaglio il calice con il veleno venne a trovarsi in mano del vescovo che ne bevve il contenuto e morì.
Andrea Rapicio fu persona intelligente e dotta. Oltre che giurista, fu anche letterato; ci sono pervenuti a stampa due libri di carmi latini (''Facilioris Musae libri duo''), il poemetto geografico latino "''Istria''" e altri carmi minori, sempre in lingua latina. Manoscritto nella Biblioteca Civica di Trieste è lo "''Epigrammaton liber secundus''". Scrisse inoltre un'orazione funebre per la morte di [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]] (a stampa) e un'opera analoga per la morte del fratello e successore [[Ferdinando I del Sacro Romano Impero|Ferdinando I]] (pubblicata da B. Zlobec in "Quaderni Giuliani di Storia" XXIV 2003, pp. 243–285).
Fu proprio in [[Istria]] che, dopo qualche decennio, si ritirò la famiglia dell'illustre prelato, il che potrebbe confermare l'ipotesi che il giovane Andrea vi avesse passato lunghi periodi di vacanza con la famiglia. Il castello dei Rapicio, imponente opera di muratura andata distrutta durante il [[seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]], si trovava vicino a [[Pisino]]
== Bibliografia ==
|