Ducato di Persiceto: differenze tra le versioni

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Istituito da [[Liutprando]] nel [[728]] circa durante l'espansione longobarda in [[Emilia-Romagna]] ai danni dell'[[Esarcato d'Italia]], comprendeva due vaste estensioni territoriali dette ''pagi'', quella di [[Monteveglio]] a sud della [[Via Emilia]] e quella di [[San Giovanni in Persiceto|Persiceto]] a nord, da cui trasse il nome<ref name=treccani>{{Treccani|san-giovanni-in-persiceto|San Giovanni in Persiceto}}</ref>.
 
Il primo duca fu Orso I, il quale ricevette in dono molti beni da [[re Astolfo]], tra cui cinquanta [[iugeri]] a Casale e Castiglione (al tempo chiamato Verdeta, per la presenza di un giardino reale, oggi nel comune di [[Spilamberto]]), che girò all'abbazia di Nonantola<ref name=estensi/>. A lui successe il figlio Giovanni avuto con Arislada, in carica tra il [[772]] e il [[776]], il quale mantenne rapporti molto stretti con l'abbazia nonantolana tant'è che il figlio, il duca Orso II<ref>Girolamo tiraboschi ''Storia dell'Augustà Badia di S. Silvestro di Nonantola'' pagina 22[https://play.google.com/books/reader?id=cY1PAAAAcAAJ&hl=it&hl=it&pg=PA22&img=1&zoom=3&sig=ACfU3U0NjxY4Xpt2N-EFOhRlyZv3wpVyuA&edge=notoc&source=ge-web-app&w=2981]</ref>, fu affidato ancora bambino al monastero di Nonantola e divenne monaco<ref name=treccani />. Orso II nel [[789]] donò alla badia tutti i suoi beni, cedendo il governo del distretto persicetano ai monaci nonantolani. Il ducato finì definitivamente con l'avvento dei [[Franchi]]<ref name=treccani />.
 
== Note ==