Ātman: differenze tra le versioni

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Questo termine, "Sé", è più in genere adoperato per indicare quel principio trascendente e autonomo, accettato da quasi tutte le filosofie hindu, fatta eccezione dei [[buddhismo|buddhisti]] e [[lokāyata|materialisti]]<ref>M. Eliade, ''Lo Yoga'', ''Op. cit.'', pp. 30 e 28.</ref>. Ognuna di queste correnti ha una propria visione del Sé.
===Sāṃkhya===
Il [[Sāṃkhya]] classico<ref>Si fa riferimento qui alla dottrina classica dalla quale deriverà il Sāṃkhya inteso come ''[[darśana]]'', ossia il sistema dottrinale ritenuto ortodosso nell'Induismo, e non a quello che alcuni studiosi hanno definito come ''proto-Sāṃkhya'', il Sāṃkhya delle origini cioè, del quale invero poco si conosce.</ref>, dottrina codificata da [[Īśvarakṛṣṇa]] nel suo ''[[Sāṃkhyakārikā]]'' intorno al IV secolo CE, postula due principi metafisici fondamentali, eterni e antitetici: ''[[Purusa|puruṣa]]'' e ''[[Prakriti|prakṛti]]''.<br />
''Puruṣa'' è il principio trascendente insito in ogni essere, coscienza pura dell'individuo, il Sé<ref>L'uso del termine "Sé" è di Flood; Tucci adopera invece "anima" per riferirsi a ''puruṣa''; Eliade usa invece sia il termine "Sé" sia "spirito".</ref>. ''Prakṛti'' è tradotto con "[[Materia (filosofia)|materia]]", o "natura", intendendo con questo termine non soltanto ciò che nella filosofia occidentale si intende, pur nelle varie interpretazioni, con "materia", ma anche l’insieme delle funzioni intellettiva e affettiva dell'essere senziente: il concetto di ''prakṛti'' include quello di "[[mente]]", essendo quest'ultima considerata un aspetto dell'evoluzione della materia stessa<ref>G. Flood, ''L'induismo'', ''Op. Cit.''; p. 320.</ref>. ''Puruṣa'' è in verità un'entità plurale, indicando l'insieme di tutti i Sé; ''Prakṛti'' ha affinità con ciò che in Occidente si indica con ''[[natura naturans]]''<ref>L'espressione è adoperata da vari studiosi, per esempio Giuseppe Tucci, ''Op. cit.'', p. 73.</ref>, la natura che nel suo divenire genera sé stessa<ref>Il Sāṃkhya è simile al dualismo [[Cartesio|cartesiano]], là dove il filosofo postula l'esitenza di ''res cogitans'' e ''res extensa''.</ref>.<br />
Il Sé (''puruṣa'') non va confuso con l<nowiki>'</nowiki>"[[Io]]" empirico, che è, questo sì, legato alla materia (''prakṛti''), e in quanto tale è considerato come non reale, illusorio. Il concetto di ''puruṣa'' si può pertanto dire simile a quello di ''ātman'', sebbene il termine non sia utilizzato.<br />