(c)Brain: differenze tra le versioni

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Fortunatamente il virus non era devastante e spesso l'infezione non era neanche avvertita, soprattutto se l'utente non prestava attenzione alla riduzione della velocità di accesso ai dischi. Inoltre il Brain era sprovvisto del codice necessario a riconoscere le [[Partizione (informatica)|partizioni]] degli [[hard disk]] di un computer, evitando di infettarli. Gli effetti del virus erano completi nel momento in cui compariva a video lo stesso testo registrato nel boot sector.
 
Il Brain è anche il primo componente della famiglia dei virus "nascosti", ossia che cercano di nascondere la loro presenza all'interno del sistema. Il Brain intercettava infatti le chiamate all'<code>INT 13</code>, l'[[interrupt]] che nei sistemi MS-DOS gestiva gli accessi al disco, controllando che non fossero eseguite richieste di lettura del boot sector. In caso affermativo, forniva al software chiamante (ad esempio il DEBUG, un [[editor (informatica)|editor]] [[esadecimale]] usato per scrivere programmi in [[linguaggio macchina]]) il boot sector "pulito" leggendolo direttamente dai settori in cui lo aveva spostato.<ref name="fsecure"/>
 
==Motivazioni del virus==
Le motivazioni alla base della scrittura del virus non sono ancora del tutto chiare. Alcune ipotesi di allora suggerirono che il Brain fosse in realtà un sistema di protezione anticopia di qualche software scritto dai fratelli Farooq Alvi, altri ancora pensano che fosse stato scritto per "punire" gli [[Stati Uniti d'America|Americani]] per la loro "immorale" abitudine di copiare il software<ref name="ck2">{{cita web|url=http://www.cknow.com/cms/vtutor/chapter-7-(c)-brain.html|titolo=La storia del Brain|editore=Computer Knowledge|accesso=26/12/2010}}</ref>, come riporta anche una intervista a Amjad Farooq Alvi rilasciata al [[TIME]].<ref name="time">{{cita web|url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,968490-1,00.html|titolo=Intervista a Amjad Farooq Alvi|data=26/09/1988|editore=TIME|accesso=26/12/2010}}</ref>
 
In realtà pare più plausibile, vista anche la relativa innocuità del virus, che il Brain sia stato un esperimento per sondare la diffusione del software piratato in Pakistan e che sia poi sfuggito al controllo dei loro creatori spargendosi anche all'estero.<ref>{{cita web|url=http://www.virus-scan-software.com/virus-scan-help/answers/the-history-of-computer-viruses.shtml|titolo=La storia dei virus per computer|editore=Virus Scan Software.com|accesso=26/12/2010}}</ref>