Tetradramma: differenze tra le versioni

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Il '''tetradracmatetradramma''' è una [[moneta]] in uso nella [[Grecia]] arcaica, coniata inizialmente ad [[Atene]] intorno al [[510 a.C.]], del valore di quattro [[dracma|dracme]].
 
Si diffuse in poco tempo in tutto il mondo greco.
 
== Città che utilizzavano il tetradracmatetradramma ==
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Un tetradracmatetradramma in [[argento]], di [[Aitna]], attribuito al ''Maestro del Sileno'' (o ''Maestro di Aitna''), di cui si conosce un unico esemplare, si trova a [[Brussels]] (Bibliòtheque Royale de Belgique).
 
Riporta al [[dritto]] la testa di [[Sileno]], che allude a [[Dioniso]], con le orecchie appuntite e un minuscolo [[Scarabaeidae|scarabeo]]. Nel bordo è l'etnico ''ΑΙΤΝΑΙΟΝ'' (moneta etnea), contornato da un cerchio puntato.
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Nella città di Atene, il tetradracmatetradramma fu coniato per la prima volta nel [[510 a.C.]]. Le monete coniate nella città dell'[[Attica]] nell'Età Arcaica e nell'Età Classica rappresentavano la dea Atena, protettrice della città e della regione circostante, e sul retro della moneta la [[civetta]], animale sacro alla dea. Sotto il dominio [[Repubblica Romana|romano]] la moneta cambiò estetica: l'effige del volto di Atena e della civetta divenne più elaborata e precisa.
 
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File:SNGCop 039.jpg|TetradracmaTetradramma del [[449 a.C.]]
File:Thompson 0065.jpg|TetradracmaTetradramma sotto il dominio romano.
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Nella città di Katane, l'attuale [[Catania]], nella [[Magna Grecia]], il tetradracmatetradramma rappresentava la quadriga del dio [[Elio]] e sul retro il capo del dio [[Apollo]], dio delle arti, della poesia e delle opere teatrali. Vicino al volto del dio è presente la scritta '''ΚΑΤΑΝΑΙΩΝ''', in greco antico il nome della città sicula.
=== Locri Epizefiri ===
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Nella città di Locri Epizefiri, l'attuale [[Portigliola]], nella [[Magna Grecia]], il tetradracmatetradramma rappresentava il capo del dio [[Zeus]], padre e re di tutti gli dei greci, e sul retro [[Dione (mitologia)|Dione]], figlia di [[Gea]] e [[Urano (mitologia)|Urano]], seduta in trono con scettro nella mano sinistra. Vicino all'effige di Dione è presente la scritta '''ΠΥΡΡΟΥ ΒΑΣΙΛΕΩΣ''', in greco antico "Re Pirro": infatti la moneta ritrovata fu coniata sotto il dominio di [[Pirro]], re d'[[Epiro]].
 
=== Morgantina ===
Il tetradracmatetradramma d'[[argento]] coniato a [[Morgantina]] risale all'anno [[305 a.C.|305]]- [[304 a.C.]] durante il dominio di [[Agatocle di Siracusa|Agatocles]] che, per premiare la [[Polis]] di averlo aiutato nel [[317 a.C.]], quando prese con la forza il potere a [[Siracusa]], concesse alla cittadina questo privilegio.
 
L'esemplare studiato da G. E. Rizzo, che faceva parte della ''Collezione Pennisi'', ha un diametro di mm 28 e peso di g 17,40. Su una faccia [[Persefone]] a sinistra con tre delfini e nell'altra la [[Nike (mitologia)|Nike]] che incorona un auriga (Demetra o Agatocles?) e la scritta greca in esergo ''ΜΟΡΓΑΝΤΙΝΩΝ'' (Morgantinōn). ([http://imagedb.coinarchives.com/img/nac/027/00094q00.jpg CoinArchives.com])
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| header = Tetradracma di [[Reggio Calabria]]
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| image = File:TetradracmaTetradramma f+r.jpg
| caption_left = Leone di [[Rhegion]].
| caption_right = Testa coronata da lauro con la scritta ''Rhegion''.
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La riproduzione soprastante di un tetradracmatetradramma (moneta d'argento del peso tra i 16,4 e i 17,5 g) della città di Reggio Calabria, di epoca magnogreca intorno al 400 a.C. proviene da un originale custodito presso il [[Museo della Magna Grecia]].
 
=== Syracusa ===
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La città siceliota inizia a coniare, più tardi rispetto a altre città greche, adottando subito come piede monetario il tetradracmatetradramma. La scelta è da ricollegare al fatto che la città, quando inizia a coniare vuole entrare nei circuiti commerciali delle madre patria, e poiché nella Grecia continentale la moneta più forte era il tetradramma ateniese adotta lo stesso valore.
 
I tipi del tetradracmatetradramma sono al dritto una quadriga, riferimento all'aristocrazia cittadina, i ''gamoroi'', coloro che si erano divisi la terra, mentre al rovescio compare subito la testa della ninfa Aretusa con la legenda ΣΥΡΑΚΟΣΙΩΝ (Syrakosiōn); questi tipi resteranno pressoché invariati fino alla fine del V secolo a.C. {{citazione necessaria|C'è da dire che però vi è un solo esemplare di una moneta siracusana che presenta al rovescio il quadrato incuso, su cui però è stata avanzata l'ipotesi che sia un falso.}}
 
Accanto ai tetradracmitetradrammi vengono coniati didracmididrammi e dracmedramme, la differenza tra le tre monete è chiara fin dai tipi, difatti al dritto presentano: il tetradramma una quadriga, la didramma una biga, la dramma un cavaliere, questo era un espediente per far capire al fruitore il valore della moneta, quattro cavalli 4 dramme, 2 cavalli 2 dramme, 1 cavallo 1 dramma. Sulle monete siracusane appaiono le firme di alcuni famosi incisori di conii dell'antichità: [[Kimon]], [[Eukleidas]], [[Euainetos]] e altri.
 
== Bibliografia ==