Bozzetto per un dio fluviale: differenze tra le versioni

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==Storia e descrizione==
L'opera, appartenente alla [[Accademia delle Arti del Disegno]] ed in deposito presso Casa Buonarroti, venne ascritta per la prima volta a Michelangelo da Wilde nel [[1928]]. All'epoca la statuetta veniva presentata in verticale e legata a un progetto per uno dei ''[[Prigioni]]'' della [[tomba di Giulio II]]. Fu [[Charles de Tolnay]] per primo (1954) a riconoscervi piuttosto una figura distesa, basandosi su un disegno cinquecentesco agli Uffizi, in cui il bozzetto è copiato. Inoltre l'opera compare in un'altra fonte iconografica, il ritratto di ''Michelangelo nel suo studio'', eseguito da un artista del Cinque-Seicento e conservato a Casa Buonarroti, in cui l'artista è circondato da alcuni progetti, tra cui si riconoscono il bozzetto per il Dio fluviale, nelle stesse condizioni (senza testa, con le braccia tagliate al gomito e le gambe sotto il ginocchio), e il ''[[Nudo virile I]]''.
 
I modellini, solitamente in cera o terracotta, servivano anche per un particolare processo scultoreo, che prevedeva l'immersione in acqua della scultura: abbassando gradualmente il livello del liquidi si poteva così avere un'idea dei livelli orizzontali della statua e riportarli sul marmo.