Europa 7: differenze tra le versioni

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Successivamente, il [[presidente della Repubblica]], [[Carlo Azeglio Ciampi]], rifiuta di firmare la legge come incostituzionale e la rinvia alle camere. Così, per poter garantire a Rete 4 di continuare a trasmettere via etere, il 24 dicembre 2003 il governo [[Berlusconi]] vara un [[decreto legge]] (noto come decreto "salva Rete 4"). La [[legge Gasparri]] si approva definitivamente nell'aprile 2004, anch'essa senza prendere in considerazione la sentenza 466/2002 della Corte Costituzionale.
 
Nel luglio [[2005]], il [[Consiglio di Stato]] [http://www.tvlocalidirittiuomo.tvit/europa7consigliodistatoCorti_Italiane/2005/etereceeconsta.htmpdf], dopo il ricorso di Europa 7, ha chiesto alla [[Corte di Giustizia Europea]] di rispondere a 10 quesiti, dove si mettono in discussione le leggi italiane in materia di televisioni ed è in ballo una richiesta sempre da parte di Europa 7 per risarcimento danni da parte dello Stato di 3 miliardi di euro per la mancata attività televisiva. L'avvocato di Europa7 e costituzionalista, Pace, ha reso noto che la sentenza è prevista per il 30 novembre 2006 (intervista a ''[[la Repubblica]]'', 16 ottobre 2006).
 
== Oggi ==