Scardinius erythrophthalmus: differenze tra le versioni

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La '''Scardola''' ('''''Scardinius erythrophthalmus''''' <span style="font-variant: small-caps">[[Linneo|Linnaeus]]</span>, [[1758]]) è un [[Actinopterygii|pesce]] d'acqua dolce appartenente alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Cyprinidae]].
 
== Distribuzione e habitat ==
È diffusa nelle acque dolci dell'[[Europa]] e dell'[[Asia occidentale]]. Vista la sua rapidissima riproduzione e la sua resistenza anche ad acque inquinate e poco ossigenate la si considera infestante e potenzialmente pericolosa per l'ecosistema. <br />
In [[Italia]] è presente sull'intero territorio ed è frequentissima nei medi e grandi laghi del Nord ([[Lago di Pusiano|Pusiano]], [[Lago di Garda|Garda]], [[Lago Maggiore|Maggiore]] e [[Lago d'Iseo|Iseo]]) e del centro ([[Lago di Bolsena|Bolsena]]). <br />
Abita acque calme (laghi, stagni) e fiumi a corrente lenta, con generosa presenza di piante acquatiche tra cui si riproduce.
 
== Descrizione ==
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Raggiunge una lunghezza di 50 cm e un'aspettativa di vita di oltre 18 anni.
 
== RiproduzioneBiologia ==
=== Riproduzione ===
La deposizione avviene tra maggio e luglio: le uova, piccole e opaline, sono deposte tra le piante, alle quali si attaccano tramite un muco adesivo.
 
=== Alimentazione ===
La Scardola ha dieta onnivora, si ciba di [[insetti]], [[pesci]], [[crostacei]], [[zooplancton]] e detriti vegetali.
 
=== Predatori ===
È preda abituale di [[Esox lucius|lucci]], [[Sander lucioperca|lucioperche]] e [[Silurus glanis|siluri]].
 
=== Pesca ===
Dato che abbocca voracemente a qualsiasi esca animale le venga presentata è un pesce apprezzato soprattutto da bambini alle prime armi e da [[gara di pesca|garisti]] mentre è piuttosto detestato da tutti gli altri in quanto spesso rende impossibile la pesca a prede più pregiate.
Le sue carni sono insipide e liscosissime, pertanto il suo interesse commerciale è totalmente nullo. Esemplari di piccole dimensioni puliti, aperti a libro e diliscati si prestano al consumo impanati e fritti.
 
== NotaDistribuzione tassonomicae habitat ==
È diffusa nelle acque dolci dell'[[Europa]] e dell'[[Asia occidentale]]. Vista la sua rapidissima riproduzione e la sua resistenza anche ad acque inquinate e poco ossigenate la si considera infestante e potenzialmente pericolosa per l'ecosistema. <br />
In [[Italia]] è presente sull'intero territorio ed è frequentissima nei medi e grandi laghi del Nord ([[Lago di Pusiano|Pusiano]], [[Lago di Garda|Garda]], [[Lago Maggiore|Maggiore]] e [[Lago d'Iseo|Iseo]]) e del centro ([[Lago di Bolsena|Bolsena]]). <br />
Abita acque calme (laghi, stagni) e fiumi a corrente lenta, con generosa presenza di piante acquatiche tra cui si riproduce.
 
== Tassonomia ==
Alcuni autori riconoscono come specie a sé '''[[Scardinius scardafa]]''' <small>([[Bonaparte]] [[1837]])</small> endemica dell'Italia centro-meridionale. Questa specie è riconosciuta solo da una minoranza di [[ittiologia|ittiologi]] e sarebbe quasi [[estinzione|estinta]] sopravvivendo solo in alcuni bacini lacustri del centro Italia.
 
== Galleria d'immagini ==
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File:Rotfeder Schweden.jpg|Esemplare piuttotsto grande
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==