Libero Andreotti: differenze tra le versioni

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Deluso dagli ambienti isolani, fece ritorno in Toscana, a Firenze, ove proseguì l'attività d'illustratore, caricaturista, ceramista.
Partito per Milano, lì iniziò a dedicarsi alla scultura di piccole dimensioni. Fu aiutato e sostenuto dal mercante d'arte [[Grubicy]], che capì il suo talento e lo portò alla [[Biennale di Venezia]] dove partecipò alla [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|VII Esposizione internazionale d'arte]] e, successivamente, a Parigi.
Il soggiorno parigino fu importante, gli permise di sprovincializzarsi e acquisire nuove competenze tecniche. Con lo scoppio della Prima guerra mondiale, dovette rientrare in Italia.