Jules Perrot: differenze tra le versioni
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Perrot fu spinto dal padre, un macchinista teatrale, a studiare danza. Studiò con [[Vestris]] che, a causa del suo aspetto non proprio bellissimo, così lo istruiva: «Continua a saltare da un punto all'altro ma non dare mai il tempo al pubblico di studiare la tua persona.» Se non era proprio bellissimo dalla cinta in su, in compenso era davvero eccezionale nella proporzione delle gambe. In un periodo in cui la danza maschile iniziava a scomparire, l'unico uomo che si distingueva era Perrot. Nonostante il fisico piuttosto tozzo, fu considerato il più grande ballerino del suo tempo.
Perrot danzò spesso con la [[ballerina]] romantica [[Maria Taglioni]] ma la loro collaborazione era destinata ad avere vita breve. Lei alla fine si rifiutò di danzare con lui, temendo che la bravura del ballerino potesse offuscare la sua e per questo Perrot venne cacciato dall'Opéra di Parigi nel [[1835]]
Il ballerino iniziò per viaggiare come ''[[guest artist]]'' per i più famosi centri della danza del tempo quali [[Londra]], [[Milano]], [[Vienna]] e [[Napoli]]. A Napoli, nel [[1834]], incontrò [[Carlotta Grisi]] e ne notò il talento. Le fece da maestro, partner e diventò il suo amante. Quando la Grisi venne invitata a danzare per l'Opéra, ella pretese di avere al suo fianco anche Perrot. Fu in questo periodo che venne creato il balletto di ''[[Giselle]]''. Ma per problemi di gelosia, [[Jean Coralli]], l'allora coreografo dell'Opéra, fece in modo che il nome di Perrot non apparisse nel programma di sala.
Ad ogni modo, Perrot era ormai lanciato nelle coreografie e nel [[1842]] coreografò ''[[Alma]] ou La Fille du Feu'' ([[Londra]] per [[Fanny Cerrito]], che venne accolto come uno dei suoi maggiori successi. Per i successivi sei anni coreografò regolarmente al [[Her Majesty's Theatre]] a Londra: ''[[Ondine]]'' ([[1843]]) nel quale danzarono [[Arthur Saint-Leon]] e sua moglie Fanny Cerrito, ''[[La Esmeralda]]'' ([[1844]]) tratto da [[Notre-Dame de Paris]] di [[Victor Hugo]], ''[[Le Judgement de Paris]]'' ([[1846]]) e il famoso ''[[Pas de Quatre]]'' ([[1845]]). Per questo balletto, non solo si accollò il difficilissimo compito di convincere le quattro maggiori ballerine del tempo, [[Maria Taglioni]], [[Carlotta Grisi]], [[Fanny Cerrito]] e [[Lucile Grahn]], ad apparire sul palcoscenico insieme ma creò anche un vero e proprio capolavoro coreografico. Quasi tutti i balletti che Perrot creò furono ispirati alla musica di [[Cesare Pugni]].▼
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Nel [[1851]] Perrot venne assunto come maestro di ballo a [[San Pietroburgo]], [[Russia]], per il [[Balletto Imperiale]]. Rimase in Russia fino al [[1858]] e si sposò con un'allieva della scuola imperiale di balletto, Capitoline Samovskaya, dalla quale ebbe due figli. Incerto se restare in [[Russia]] o tornare a Parigi, si decise definitivamente a causa di uno strano incidente accadutogli in casa: senza alcuno motivo apparente, un enorme specchio cadde dal muro e si ruppe in mille piccoli pezzi. Questo episodio fece decidere definitivamente Perrot per il ritorno in Francia dove si dedicò ad una vita di riposo. Morì mentre era in vacanza, a Paramé, nell'agosto del [[1892]].▼
Quasi tutti i balletti che Perrot creò furono ispirati alla musica di [[Cesare Pugni]].
▲Nel [[1851]] Perrot venne assunto come [[maestro di ballo]] a [[San Pietroburgo]], [[Russia]], per il [[Balletto Imperiale]].
Morì mentre era in vacanza, a Paramé, nell'agosto del [[1892]] in completa povertà.
[[Categoria:coreografi francesi|Perrot, J]]
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