Società Esercizi Telefonici: differenze tra le versioni

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Con il primo [[Piano regolatore telefonico nazionale]], si sviluppò l'organizzazione razionale della [[rete telefonica]] italiana. La rete venne così suddivisa in [[compartimento telefonico|compartimenti]], [[distretto telefonico|distretti telefonici]] e aree locali, con relativo ''Piano di numerazione''. <ref>http://www.archiviostorico.telecomitalia.com/la-ricostruzione-e-il-boom-1946-1963 (piano regolatore 1957)</ref>
 
Sul finire degli anni '50 venne avviato il processo di unificazione del sistema telefonico; nel [[dicembre]] [[1957]] SET (con [[Teti]]) venne acquisita da [[IRI]], la quale cedette successivamente i pacchetti di maggioranza al [[Gruppo [[STET]]. La soluzione è collegata al riassetto del settore dell'energia elettrica, che coinvolse anche il comparto della telefonia. Con la legge del [[6 dicembre]] [[1962]] n. 1643 l´energia elettrica venne nazionalizzata con la creazione di [[Enel]] e l´indennizzo delle società ex-elettriche. Tra queste era presente [[SIP - Società Idroelettrica Piemontese]].<ref>http://luigi.bonavoglia.eu/retinumeriche/cap2.phtml.</ref>
 
Il processo di unificazione del sistema telefonico Nazionale avviene nel [[1964]], attraverso la fusione per incorporazione delle cinque concessionarie tra cui la ''SET'' nella SIP- Società Idroelettrica Piemontese, con sede a Torino. Il 29 ottobre viene stipulato l´atto di fusione nella SIP, che assume la denominazione di [[SIP - Società Italiana per l'Esercizio Telefonico]], delle sue controllate elettriche e delle cinque Concessionarie. Al momento della nascita, conta sul territorio Nazionale 4.220.000 abbonati al telefono e 5.530.000 apparecchi telefonici in servizio; i Posti telefonici pubblici sono 27.644.<ref>sito: www.storiaindustria.it</ref>