Teorema diretto dei triangoli isosceli: differenze tra le versioni

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==''Pons asinorum''==
''Pons asinorum'' (termine [[lingua latina|latino]] per "ponte degli asini") è il nome dato da [[Euclide]] al teorema. Ci sono due possibili spiegazioni per il nome, il più semplice è che lo schema utilizzato per la dimostrazione assomiglia a un ponte vero e proprio. Ma la spiegazione più popolare è che è il vero primo test negli ''Elementi'' della intelligenza del lettore e come un ponte verso le proposizioni più difficile che seguono.<ref>{{Cita libro|autore=David Eugene Smith|titolo=History of Mathematics|editore=Dover publications|anno=1958|città=New York|pagine=p. 284}}</ref> Qualunque sia la sua origine, il termine ''pons asinorum'' è usato come metafora per un problema o una sfida che separerà i sicuri di mente dai semplici, il pensatore agile dal lento, il determinato dall'esitante, rappresenta un test critico per verificare la capacità o comprensione.<ref>[http://www.merriam-webster.com/dictionary/pons%20asinorum Pons asinorum - Definition and More from the Free Merriam-Webster Dictionary<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Un altro termine medievale per il teorema è stato ''Elefuga'' che, secondo [[Roger Bacon|Ruggero Bacone]], deriva dal greco ''elegia'' miseria, e dal latino ''fuga'', cioè "fuga dei miserabili". Anche quest'etimologia è dubbia, e vi fa riferimento [[Geoffrey Chaucer|Chaucer]] al termine " fuga dei miserabili" (in inglese "flemyng of wreches") per il teorema.<ref name="PUb">A. F. West & H. D. Thompson "On Dulcarnon, Elefuga And Pons Asinorum as Fanciful Names For Geometrical Propositions" ''The Princeton University bulletin'' Vol. 3 No. 4 (1891) p. 84</ref>
 
=== Uso metaforico ===