Aulo Verginio Tricosto Celiomontano (console 469 a.C.): differenze tra le versioni

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Aulo Verginio apparteneva al ramo Tricosto della nobile [[gens Verginia|''gens'' Verginia]], un'antica ''[[gens]]'' [[patrizio (storia romana)|patrizia]] dell'[[antica Roma]]. Era il figlio di [[Aulo Verginio Tricosto Celiomontano]], console nel [[494 a.C.]] e fratello di [[Spurio Verginio Tricosto Celiomontano]], console nel [[456 a.C.]]<ref>{{cita|Smith|p. 532|cidSmithI}}.</ref>
 
Nel [[469 a.C.]] venne eletto [[console (storia romana)|console]] con [[Tito Numicio Prisco]]<ref>[[Dionigi di Alicarnasso|Dionigi]],[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], Libro IX, 6656.</ref><ref>[[Tito Livio]], [[Ab Urbe Condita Libri]], Libro II, 63.</ref>.
 
All'inizio del mandato i due consoli vennero inviati dal [[Senato romano|Senato]] a combattere contro gli [[Equi]] ed i [[Volsci]], che avevano bruciato delle fattorie nei pressi di Roma<ref>[[Tito Livio]], [[Ab Urbe Condita Libri]], Libro II, 63.</ref>. Malgrado la sua negligenza, che portò le truppe a cadere in un'imboscata<ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe Condita Libri'']], Libro II, 63,5.</ref>, Aulo riuscì a sconfiggere gli Equi<ref>[[Dionigi di Alicarnasso|Dionigi]],[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], Libro IX, 6656.</ref>.
 
Di queste campagne approfittarono i [[Sabini]] per giungere fino alle porte di Roma; riunite le loro truppe i due consoli invasero il territorio sabino come rappresaglia alle scorribande, infliggendo ai Sabini più danni di quanti questi ne avevano causati ai romani<ref>[[Tito Livio]], [[Ab Urbe Condita Libri]], Libro II, 63.</ref>.