Calcinazione: differenze tra le versioni

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Questo processo è stato usato fin dall'antichità nella produzione di [[pigmento|pigmenti]] pittorici inorganici.
Molti pigmenti vengono trasformati nella loro forma di impiego mediante riscaldamento ad alte temperature comprese tra 800-1000 °C. In questo procedimento si elimina l'acqua di cristallizzazione e si fa assumere al pigmento la costituzione cristallografica desiderata. Per esempio il [[minio]] viene ottenuto per calcinazione del [[carbonato di piombo]], tenendo il sale in [[muffola]] a 400 °C per sette giorni. La reazione che avviene è
 
:3 PbCO<sub>3</sub> + 0.5 O<sub>2</sub> → Pb<sub>3</sub>O<sub>4</sub> + 3 CO<sub>2</sub>
 
incon cui si ottiene il pigmento rosso-arancio Pb<sub>3</sub>O<sub>4</sub>.
 
Anche il [[blu egiziano|blu egizio]], utilizzato fin dal terzo secolo a.C., viene prodotto attraverso la calcinazione.