Silahdar Damat Ali Pascià: differenze tra le versioni

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Silahdar Damat Ali Pascià, il cui vero nome era '''Şehit Ali''' Pascià,<ref>''Silahdar'' significa infatti "Incaricato delle armi [del Sultano], mentre ''Damat'' significa "promesso sposo".</ref> cominciò la sua carriera politica sotto il [[Sultano ottomano]] [[Ahmed II]], di cui fu ''[[Katib]]'' (Segretario del Sultano), ''[[rikabdar]]'' (staffiereStaffiere del Sultano), ''[[cukadar]]'' (Guardarobiere del Sultano) e ''[[silahdar]]'' (Incaricato delle armi) del Sultano).<br>
La sua influenza crebbe sotto [[Ahmed III]], che lo nominò [[visir]]. Sposò la figlia del sultano, Fatima, nel maggio 1709 (da cui gli venne l'appellativo di ''damat'', "promesso sposo, fidanzato").
 
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Nel 1715 riconquistò vari luoghi del Peloponneso veneziano: [[Napoli di Romania]], [[Argos]], [[Korona]], [[Modone]] e [[Monemvasia|Malvasia]].
 
Nel 1716 venne sconfitto dal [[generale]] [[Sacro Rom,ano Impero|imperiale]] Principe [[Eugenio di Savoia]] nella [[battaglia di Petervaradino]] (5 agosto del 1716) e vi trovò la morte a causa di un proiettile vagante. Fu sepolto a [[Belgrado]].
 
==Note==