Joe Engle: differenze tra le versioni

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|nazionalita= {{USA}}
|status= Ritirato
|nascita = 26 agosto, 1932
|morte=
|scelta= [[4 aprile]] [[1966]]<br />(quinto gruppo NASA)
|primo_lancio= [[12 novembre]] [[1981]]
|ultimo_atterraggio= [[3 settembre]] [[1985]]
Riga 23:
|ritiro= Novembre [[1986]]
}}
 
{{Bio
|Nome = Joseph "Joe" Henry
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|Epoca =
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = &#32;nonché colonnello in congedo dell’aeronautica militare americana - [[United States Air Force|U.S. Air Force]]. È sposato con Mary Catherine Lawrence nativa di Mission Hills in Kansas e padre di due figli.
Spende la maggior parte del suo tempo libero dedicandosi al pilotaggio di [[aereo|aerei]] (in particolare di aerei da combattimento impegnati nel corso della [[seconda guerra mondiale]]), alla caccia ed all’[[atletica leggera]]
}}
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Engle fu uno dei 19 astronauti scelti dalla NASA ad aprile del [[1966]]. Fece parte dell’equipaggio di supporto (support crew) dell’[[Apollo 10]] (particolarmente assumendo il ruolo di [[Capsule Communicator|Capcom]]) e dell’equipaggio di riserva quale pilota del modulo lunare per la missione dell’[[Apollo 14]]. Pertanto, seguendo il principio di rotazione in atto alla NASA, si stava preparando ad allunare in questo ruolo durante la missione dell’[[Apollo 17]], quando venne rimpiazzato dallo [[scienziato]]-astronauta [[Harrison Schmitt]] a causa dell’annullamento definitivo della missione "Apollo 18". Solo in tal modo fu possibile mandare almeno uno scienziato-astronauta sulla [[Luna]].
 
Il suo primo importante incarico fu il comando di uno dei due equipaggi che volava nel corso del "Space Shuttle Approach and Landing Test Flights" l’apposito programma per verificare la fase di rientro ed atterraggio dello Shuttle, svoltosi a partire da ottobre [[1977]]. Lo [[Space Shuttle Enterprise]] (la navicella del programma usata esclusivamente in voli di prova) venne portato ad un’altezza di 7.500 m (25.000 piedi) agganciato ad un [[Boeing 747]] appositamente modificato per consentirne il trasporto. Sganciatosi dallo stesso esegui un volo planare di circa due minuti onde effettuare la manovra di atterraggio. Durante la serie di prove dovette valutare l’affidabilità, la possibilità di manovrare e di far atterrare l’[[orbiter]]. Ovviamente tali test comprendevano la stabilità ed il controllo del veicolo spaziale in volo supersonico. Engle e [[Richard Truly]] pilotarono il primo di questi voli dello Shuttle. I due compagni formarono pure l’equipaggio di riserva della prima missione dello Shuttle, la [[STS-1]], con Engle nel ruolo di comandante di riserva. Si trattava del primo volo di prova in orbita dello Space Shuttle Columbia. Nel suo primo volo nello spazio ricoprì il ruolo di comandante della missione [[STS-2]] sempre con Truly come compagno.
Considerata la natura di prova della missione [[STS-2]] e la sua esperienza precedente con l'X-15, fu deciso che il rientro dello shuttle sarebbe avvenuto senza l'ausilio dei computers: Engle è stato così l'unico pilota che abbia effettuato il rientro e l'atterraggio delle Space Shuttle in modalità di volo completamente manuale. Inoltre, è l'unico che abbia avuto la possibilità di pilotare nello spazio due differenti tipi di velivoli alati, appunto lo shuttle e l'X-15
 
La missione [[STS-2]] si trattò del primo volo umano che raggiunse l’[[orbita]] utilizzando la stessa navicella spaziale di una missione precedente. Occorre comunque sottolineare che il primo veicolo spaziale ad essere riutilizzato era stato la capsula della missione [[Gemini 2]], priva di equipaggio ed utilizzata in un [[volo suborbitale]]. La stessa, rinnovata, sostanzialmente modificata ed in particolar modo dotata di un abbaino nello scudo termico per fungere da [[prototipo]] delle capsule Gemini-B - in futuro utilizzate per il progetto ''[[Manned Orbiting Laboratory]]'' - MOL era già stata lanciata il [[3 novembre]] [[1966]] con un [[razzo vettore]] del tipo [[Titan|Titan IIIC]] per un ulteriore volo suborbitale. Il [[Space Shuttle Columbia|Columbia]] invece volava in orbita per la seconda volta senza essere stato modificato (ad eccezione ovviamente delle parti rinnovate, come lo scudo termico ecc.). Il suo secondo ed ultimo volo nello spazio fu la missione [[STS-51-I]] svoltasi nel [[1985]]. Raggiunse più di 225 ore di volo nello spazio ma non svolse mai dell’[[attività extraveicolare]].
 
Per un breve periodo, da [[marzo]] a [[dicembre]] del [[1982]] venne interrotta la sua carriera da astronauta attivo in quanto assunse un importante incarico da amministratore per i voli umani nello spazio presso il quartiere generale della NASA. Decise di ritornare nel ruolo di astronauta attivo facendo ritorno al Johnson Space Center a gennaio del [[1983]]. Fece parte della commissione d’esame della [[disastro dello Space Shuttle Challenger|tragedia del Challenger]] avvenuta durante il lancio della missione [[STS-51-L]] il [[28 gennaio]] [[1986]]. Svolse ulteriore lavoro di consulenza per lo sviluppo ed il perfezionamento dello Shuttle durante gli [[anni 1990|anni ‘90novanta]].
 
Joe Engle si è ritirato dalla carriera militare il [[30 novembre]] [[1986]]. Il [[1º dicembre]] 1986 venne assegnato alla guardia nazionale aerea (Air National Guard) del Kansas e di conseguenza promosso al grado di generale di brigata.