Curva piana: differenze tra le versioni

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In [[matematica]] una '''curva piana''' è una [[curva (matematica)|curva]] che giace interamente in un (unico) piano ed è identificabile da una [[funzione continua]] <math>\alpha: I \longrightarrow \R^2</math>, dove <math>I</math> è un [[intervallo (matematica)|intervallo]] nell'insieme dei [[numeri reali]]. Ad esempio, una curva su uno [[spazio euclideo]] di dimensione maggiore di 2 è piana se il suo supporto giace su un piano contenuto nello spazio euclideo in cui è definita.
 
L'[[immagine (matematica)|immagine]] di una curva viene anche chiamata ''supporto'' della curva. Talvolta si usa l'espressione '''"curva'''" anche per indicare il supporto di una curva. Una [[curva (matematica)|curva]] su uno [[spazio euclideo]] di dimensione maggiore di 2 si dice ''piana'' se il suo supporto giace su un piano contenuto nello spazio euclideo in cui è definita.
:<math>\alpha: I \longrightarrow \R^2</math>
 
dove <math>I</math> è un [[intervallo (matematica)|intervallo]] nell'insieme dei [[numeri reali]].
 
L'[[immagine (matematica)|immagine]] di una curva viene anche chiamata ''supporto'' della curva. Talvolta si usa l'espressione '''curva''' anche per indicare il supporto di una curva. Una [[curva (matematica)|curva]] su uno [[spazio euclideo]] di dimensione maggiore di 2 si dice ''piana'' se il suo supporto giace su un piano contenuto nello spazio euclideo in cui è definita.
 
== Prime considerazioni ==
Le curve piane sono oggetti geometrici ampiamente studiati, fin dall'antichità, percon obiettivi non solo matematici,di ma anche meccanici, astronomici, architettonici, ornamentali, mistici, scaramantici, ...tipo matematico. La collezione delle curve che sono state studiate in termini matematici è molto varia e complessa, e conviene rilevare subito alcune distinzioni.
 
Una curva piana si dice '''semplice''' se non si autointerseca, ovvero se per ogni <math>t_1 \ne t_2 \in I </math> si ha <math>\alpha(t_1) \ne \alpha(t_2)</math>. In caso contrario si dice dotata di punti doppi, tripli, e così via.
:<math>\forall \ t_1 \ne t_2 \in I \Longrightarrow \alpha(t_1) \ne \alpha(t_2)</math>;
in caso contrario si dice dotata di punti doppi, tripli, ... .
 
Un'altra evidente distinzione riguarda il fatto che una curva piana sia '''limitata''', cioè abbia come supporto un insieme limitato di punti di <math>\R^2</math>, oppure sia '''illimitata'''. Curve piane limitate sono le [[ellisse|ellissi]] e le lemniscate, mentre sono illimitate le [[iperbole|iperboli]] e le [[spirale|spirali]].
 
==Rappresentazioni==
*[[{{vedi anche|Curva nello spazio]]}}
 
===Rappresentazione in forma cartesiana esplicita===
Un tipo di rappresentazione della curva piana è l'equazione:
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:<math>y = f(x)</math>
 
tale che ad ogni punto ''<math>x''</math> corrisponde un punto ''<math>y''</math>, e in modo che ogni punto del piano ''xy'': <math>(''x'',''y'')</math> del piano rappresenti il supporto della curva. Una curva di questo tipo si dice anche grafico in riferimento al grafico delle funzioni reali;. inIn effetti la rappresentazione si può anche scrivere come:
 
:<math>\alpha (t) = (t, f(t))</math>
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:<math>\alpha : \begin{cases} x = \phi(t) \\ y = \psi(t) \end{cases}</math>
 
oppure:
oppure: <math>\alpha(t) = (\phi(t), \psi(t))</math>
 
dove :<math>\alpha(t) = (\inphi(t), I\psi(t))</math> si chiama '''parametro'''.
 
dove <math>t \in I</math> si chiama ''parametro''. La condizione di continuità non basta per rappresentare e studiare le curve intese come oggetti filiformi ad una dimensione con le caratteristiche di regolarità volute. La condizione aggiuntiva è che la curva piana sia [[Differenziabilità|differenziabile]] entro ''<math>I''</math>.
 
Una curva piana parametrica <math>\alpha (t) = (\phi (t), \psi (t))</math> si dice differenziabile in ogni punto se le funzioni <math>\phi (t)</math> e <math>\psi (t)</math> hanno derivate continue in ogni punto. Una curva piana differenziabile si dice ''regolare'' in un punto <math>t_0</math> se <math>\alpha'(t_0) = (\phi'(t_0), \psi'(t_0)) \ne (0,0)</math> e regolare in I se <math>\alpha'(t) \ne (0,0)</math> in ogni punto di I. Un punto in cui si abbia <math>\alpha'(t_0) = (0,0)</math> si dice che è un punto ''singolare'' per la curva.
 
Una curva piana differenziabile si dice '''regolare''' in un punto <math>t_0</math> se <math>\alpha'(t_0) = (\phi'(t_0), \psi'(t_0)) \ne (0,0)</math> e regolare in I se <math>\alpha'(t) \ne (0,0)</math> in ogni punto di I.
 
Un punto in cui si abbia <math>\alpha'(t_0) = (0,0)</math> si dice che è un punto '''singolare''' per la curva.
 
==Retta tangente==
La regolarità della curva permette di definire la ''retta tangente'' alla curva. Sia <math>\alpha (t)</math> una curva differenziabile e <math>P_0 = \alpha(t_0)</math> un punto regolare. Si può definire la retta tangente alla curva in quel punto come la retta passante per <math>P_0</math> parallela al [[Vettore (matematica)|vettore]] <math>\alpha'(t_0) =(\phi'(t_0),\psi'(t_0))</math>.
 
La retta tangente ha equazione cartesiana nel punto <math>t_0</math>:
Line 66 ⟶ 56:
Nel caso di curva rappresentata esplicitamente da un'equazione <math>y = f(x)</math>, la retta tangente nel punto <math>(x_0,y_0)</math> è data:
 
:<math>f'(x_0) \cdot (x-x_0) - (y-y_0) = 0</math>;
 
mentre nel caso di una curva rappresentata da un'equazione implicita <math>F(x,y) = 0</math> la retta tangente nel punto <math>(x_0,y_0)</math> è data da:
 
:<math>F_{x} \cdot (x-x_0) + F_{y}(y-y_0) = 0 </math>.
 
==Retta normale==
Line 79 ⟶ 69:
Nel caso di curva rappresentata esplicitamente:
 
:<math>f'(x_0) \cdot (y-y_0) + (x-x_0) = 0</math>;
 
mentre per il caso di curva rappresentata implicitamente:
 
:<math>F_{y} \cdot (x-x_0) - F_{x} \cdot (y-y_0) = 0</math>.
 
==Coseni direttori==
Line 92 ⟶ 82:
che geometricamente rappresenta la pendenza della retta tangente, cioè la [[tangente (trigonometria)|tangente goniometrica]] dell'angolo che la retta tangente forma con l'asse orizzontale ''x''. Da questa relazione si possono estrarre i [[coseni direttori]] della retta tangente:
 
:<math>\cos \theta = \pm \frac {\phi'(t)}{\sqrt{\phi'(t)^2 + \psi'(t)^2}} \qquad \sin \theta = \pm \frac {\psi'(t)}{\sqrt{\phi'(t)^2 + \psi'(t)^2}}</math>
 
:<math>\sin \theta = \pm \frac {\psi'(t)}{\sqrt{\phi'(t)^2 + \psi'(t)^2}}</math>
 
==Riparametrizzazione==
Data una curva <math>\alpha : I \longrightarrow \R^2</math> differenziabile e una funzione <math>t = t(s)</math> definita sull'intervallo <math>S \longrightarrow I</math> allora la curva:
 
:<math>\beta = \alpha \circ t : S \longrightarrow \R^2,</math>
 
tale che per ogni <math>s \in S \longrightarrow \beta(s) = \alpha(t(s)),</math> è una riparametrizzazione della curva <math>\alpha</math>. La riparametrizzazione è regolare se: <math>t(S) = I</math> e se <math>t'(s) \ne 0</math>.
 
:ValeSi ilmostra seguente teorema:che se <math>\beta = \alpha \circ t</math> è una riparametrizzazione di <math>\alpha </math> tramite <math>t=t(s)</math> allora:
 
:<math>\beta' (s) = \frac {dt}{ds} \alpha' (t(s))</math>
 
:SeInfatti, se <math>\alpha (t) = (\phi(t),\psi(t)) allora \beta(s) = (\phi(t(s)), \psi(t(s)))</math> e per la regola di derivazione delle funzioni composte si ottiene:
:'''Dimostrazione'''
:Se <math>\alpha (t) = (\phi(t),\psi(t)) allora \beta(s) = (\phi(t(s)), \psi(t(s)))</math> e per la regola di derivazione delle funzioni composte si ottiene:
 
:<math>\frac {d\phi(t(s))}{ds} = \frac {d\phi}{dt} \cdot \frac {dt}{ds}</math>
 
:<math>\frac {d\phi(t(s))}{ds} = \frac {d\phi}{dt} \cdot \frac {dt}{ds} \qquad \frac {d\psi(t(s))}{ds} = \frac {d\psi}{dt} \cdot \frac {dt}{ds}</math>
 
:e così si ottieneha:
 
:<math>\beta'(s) = \frac {dt}{ds} \left(\frac {d\phi}{dt} , \frac {d\psi}{dt} \right) = \frac {dt}{ds} \alpha'(t(s))</math>
Line 122 ⟶ 107:
Sia data <math>\alpha (t) = (\phi(t),\psi(t))</math> differenziabile e <math>[a,b] \subseteq I</math>. Allora la lunghezza dell'arco di curva compreso tra <math>[\alpha(a),\alpha(b)]</math> vale:
 
:<math>\mbox{Lungh}(\alpha) = \int_{a}^{b} \| \alpha'(t) \| dt = \int_{a}^{b} \sqrt{\phi'(t)^2 + \psi'(t)^2} \cdot dt.</math>
 
Si aggiunga che, se <math>\beta(s)</math> è una riparametrizzazione della curva, allora:
 
:<math>\mbox{Lungh}(\alpha) = \mbox{Lung}(\beta) = \int_{a}^{b} \| \alpha'(t) \| dt = \int_{a}^{b} \| \beta'(s) \| ds</math>.
 
===Lunghezza in forma cartesiana esplicita===
Se la curva è rappresentata in forma cartesiana esplicita:
Se la curva è rappresentata in forma cartesiana esplicita <math>y=f(x)</math> (cioè <math>F(x,y)=y-f(x)=0</math>) allora, sapendo che <math>\frac{\partial F}{\partial y} = 1</math> e che <math>\frac {\partial F}{\partial x} = \frac {df(x)}{dx}</math> ed applicando il [[Teorema di Pitagora]], la lunghezza della curva è data:
 
:<math>y=f(x)</math>
:<math>\mbox{Lungh}(y) = \int_{a}^{b}{\sqrt{1 + \left ( \frac {dy}{dx} \right)^2} \cdot dx}.</math>
 
cioè:
 
:<math>F(x,y)=y-f(x)=0</math>
 
allora, sapendo che:
 
:<math>\frac{\partial F}{\partial y} = 1</math>
 
e che:
 
:<math>\frac {d\phi(t(s))partial F}{ds} = \fracpartial {d\phi}{dtx} \cdot= \frac {dtdf(x)}{dsdx}</math>
 
applicando il [[teorema di Pitagora]] la lunghezza della curva è data da:
 
:<math>\mbox{Lungh}(y) = \int_{a}^{b}{\sqrt{1 + \left ( \frac {dy}{dx} \right)^2} \cdot dx}.</math>
 
===Parametrizzazione in coordinate polari piane===
Line 148 ⟶ 149:
di modo che la lunghezza della curva sia uguale a:
 
:<math>\mbox{Lungh} = \int_{c}^{d} \sqrt{\phi'(\theta)^2 + \psi'(\theta)^2} \cdot d\theta = \int_{c}^{d} \sqrt{r(\theta)^2 + r'(\theta)^2} d\theta = \int_{c}^{d} \sqrt{r(\theta)^2 + \left(\frac {dy}{dx} \right)^2} \cdot d\theta.</math>
 
==Ascissa curvilinea==
Si definisce '''ascissa curvilinea''' oppure '''parametro lunghezza arco''' la riparametrizzazione particolare ottenuta fissando l'estremo inferiore di integrazione '''<math>a'''</math> in modo che l'integrale:
 
:<math>s(t) =\int_{a}^{t} \| \alpha'(u) \| du </math>
 
dipenda solo dall'estremo superiore '''<math>t'''</math> inteso come variabile. Questa funzione è la lunghezza dell'arco di curva a partire da un punto fisso '''<math>a'''</math> e può avere segno. Si può sempre riparametrizzare la curva nell'ascissa curvilinea. In tal modo se si vuole calcolare la retta tangente in un punto, si sa che essa è parallela ad un vettore tangente unitario, cioè ad un versore. Si dimostra che si può sempre riparametrizzare una curva tramite l'ascissa curvilinea nel modo seguente:
 
dato che <math>s'(t) = \| \alpha'(t) \| > 0</math> allora si può invertire ''<math>s''(''t'')</math> e se la sua inversa è ''<math>t'' = ''t''(''s'')</math> allora si ha la riparametrizzazione ascissa curvilinea data da:
 
:<math> \beta (s) = \alpha (t(s)) </math>.
 
Si dimostra poi che il vettore tangente è unitario nel modo seguente:
 
:<math>\| \beta'(s) \| = | \frac {dt}{ds} | \cdot \| \alpha'(t) \| = \frac {1}{|s'(t)|} \| \alpha'(t) \| = \frac {\| \alpha'(t) \|}{\| \alpha'(t) \|} = 1</math>.
 
==Curvatura==
{{vedi anche|Curvatura}}
Sia <math>\beta(s)</math> una curva parametrizzata secondo l'ascissa curvilinea e <math>\beta'(s)</math> il suo versore tangente. Si considera la funzione <math>k(s) : S \longrightarrow \R</math> che associa ad ogni <math>s \in S</math> il valore <math>k(s) = \| \beta'(s) \|</math>. La funzione <math>k(s) \ge 0</math> è dettala '''[[curvatura]]''' della curva.
 
Se la curva è rappresentata esplicitamente, la sua curvatura è:
 
:<math>k = \frac{f''(x)}{ \left(1 + f'^{2} \right)^{3/2}} </math>;
 
mentre per una curva rappresentata da un'equazione implicita:
 
:<math>k = \frac{F_{y}^{2} \cdot F_{xx} - 2 F_{x} \cdot F_{y} \cdot F_{xy} + F_{x}^{2} \cdot F_{yy}}{\left(F_{x}^{2} + F_{y}^{2} \right)^{3/2}} </math>.
 
==Formule di Frenet==
Line 182 ⟶ 184:
Sia <math>\beta(s) = (\phi(s), \psi(s))</math> una curva parametrizzata secondo l'ascissa curvilinea. Il versore tangente è dato da:
 
:<math>T(s) = \beta'(s) = (\phi'(s), \psi'(s)).</math>
 
Il versore normale è dato da:
 
:<math>N(s) = i \cdot T(s) = (- \psi'(s), \phi'(s)),</math>
 
dove '''i'''<math>I</math> è l''''unità immaginaria'''. Sfruttando la definizione di curvatura si può dare un'altra forma al versore normale:
 
:<math>N(s) = \frac {T'(s)}{\| T'(s) \|} = \frac {T'(s)}{k(s)}.v</math>
 
Si dimostra che il vettore <math>T'</math> è ortogonale a ''<math>T''</math> e quindi parallelo ad ''<math>N''</math>.
 
In definitiva le '''[[formule di Frenet''']] e la '''[[curvatura''']] per una curva piana con parametrizzazione qualsiasi <math>\alpha(t) = (\phi(t),\psi(t))</math> sono:
 
:<math>T(t) = \frac {\alpha'(t)}{\| \alpha'(t) \|} \qquad N(t) = \frac {i \cdot \alpha'(t)}{\| \alpha'(t) \|} \qquad k(t) = \frac {\alpha''(t) \cdot (i \alpha'(t))}{\| \alpha'(t) \|^3}</math>
 
:<math>N(t) = \frac {i \cdot \alpha'(t)}{\| \alpha'(t) \|}</math>
 
:<math>k(t) = \frac {\alpha''(t) \cdot (i \alpha'(t))}{\| \alpha'(t) \|^3}</math>
 
==Voci correlate==
*[[Curva (matematica)]]
*[[Differenziabilità]]
*[[Derivata]]
*[[Curva nello spazio]]
*[[Geometria differenziale delle curve]]
 
==Bibliografia==
* {{en}} Erwin Kreyszig, ''Differential Geometry'', Dover Publications, New York, 1991, ISBN 0-486-66721-9
* {{en}} Euclid, commentary and trans. by T. L. Heath ''Elements'' Vol. 1 (1908 Cambridge) [http://books.google.com/books?id=UhgPAAAAIAAJ Google Books]
* {{en}} E. H. Lockwood ''A Book of Curves'' (1961, Cambridge)
*{{Cita libro
|autore= Luciano Cresci
|titolo= '''[[Le curve celebri]]''': Invito alla storia della matematica attraverso le curve piane più affascinanti
|anno= [[1998]]
|editore= [[Franco Muzzio Editore]]
Line 218 ⟶ 212:
|id= ISBN 8870218643
}}
 
==Voci correlate==
*[[Curva (matematica)]]
*[[Differenziabilità]]
*[[Derivata]]
*[[Curva nello spazio]]
*[[Geometria differenziale delle curve]]
 
==Collegamenti esterni==