Giovanna Caleffi: differenze tra le versioni

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=== Gli anni genovesi ===
La Caleffi nel 1956 si trasferisce nel sobborgo genovese di [[Nervi (quartiere di Genova)|Nervi]] che, durante la [[Resistenza italiana|Resistenza]], è la base di operazioni di una formazione partigiana [[anarchica]] in cui militava [[Lorenzo Parodi]], e dove viene trasferita sia la direzione di ''Volontà'' sia l'editazione per essere poi distribuita sul territorio nazionale. È il periodo in cui Cesare Zaccaria abbandona sia il movimento anarchico che il suo impegno in ''Volontà'' sulle cui pagine usciranno degli articoli che spiegano il suo modo di sentire e di interpretare la precedente militanza anarchica e, più in generale, il periodo storico vissuto. Intanto la Caleffi vuole, anche se sotto forme e modalità diverse, riprendere l'esperienza della colonia esauritasi nel 1957, e, tramite l'aiuto dei compagni, acquisisce, non senza difficoltà, un appezzamento di terreno a Ronchi di [[Massa (Italia)|Massa]] a soli settecento metri dalle spiagge. La colonia prende nome di ''Comunità Maria Luisa Berneri'' e Giovanna si impegna con ogni sua forza in tale esperimento dai possibili e non trascurabili risvolti sociali. La ''Comunità Maria Luisa Berneri'' riesce a sopravvivere per tre anni anche dopo che la figlia Giliana abbandona sia il lavoro all'interno di essa, che il movimento anarchico. Giovanna, amorevolmente assistita da [[Aurelio Chessa]], muore [[14 marzo]] [[1962]] per problemi cardiaci mentre stava uscendo dall'ospedale di [[Genova]]-[[Nervi (quartiere di Genova)|Nervi]] a causa di un precedente ricovero. [[Aurelio Chessa]] sarà successivamente il curatore dell'[[Archivio Famiglia Berneri]] il cui nome completo è attualmente ''[[Archivio Famiglia Berneri]]-[[Aurelio Chessa]]''.<ref>Fornaio in Egitto, poi ferroviere, dall'immediato secondo dopoguerra si occupa del reperimento e dell'archiviazione del materiale inerente alla vicenda [[Anarchia|anarchica]], di cui abbraccia l'ideologia. Quando muore Giovanna Caleffi, moglie di [[Camillo Berneri]](che oltretutto allevò anche i figli di [[Antonio Cieri]]), riceve dalla figlia di Berneri, Giliana, l'enorme documentazione raccolta dalla famiglia,del quale inizia il riordino e la divulgazione una quindicina d'anni più tardi. Si sposta in continuazione per seguire le tracce lasciate dai documenti e trovarne di nuovi, risiedendo a :[[Pistoia]], [[Iglesias (Italia)|Iglesias]], [[Genova]], [[Canosa]] e Cecina. Quando muore il lavoro è portato avanti dalla figlia Fiamma. Dal punto di vista politico Chessa contribuisce alla redazione e pubblicazione dei giornali ''Volontà'' e ''L'Internazionale'' che fan capo alle formazioni denominate ''Gruppi d'Iniziativa Anarchica'' nate dalla scissione della [[Federazione Anarchica Italiana]] nel 1965, formazioni legate ad altre precedenti quali i [[Gruppi d'Azione Partigiana|GAP]] di [[Lorenzo Parodi]] e che è fra le matrici di [[Lotta Comunista]]). Sempre a Genova è fra i fondatori dei ''Gruppi Anarchici Riuniti'' che ebbero sede in Via degli Embriaci, strada situata in una zona dove tradizionalmente risiedono associazioni della sinistra comunista e libertaria. Le sue ricerche sul fuoriuscitismo, sull'[[Antifascismo]] sulla [[Guerra_civile_spagnola#Rivoluzione_sociale|rivoluzione spagnola]], sul movimento operaio sono cospicue, ricordiamo: ''Camillo Berneri: un anarchico italiano (1897-1937)'', ''Documenti e periodici dell'[[Archivio Famiglia Berneri]]'', ''Futuristi e anarchici quali rapporti?'', ''Gli eroi guerreschi come grandi criminali'', ''Guerra di classe in Spagna'', ''Il peccato originale, Mussolini grande attore, Mussolini normalizzatore e il delirio razzista'', ''Novelle di Berneri'', studi sulle vicende di [[Sante Pollastri]], Leda Rafanelli, [[Clemente Duval]].</ref>
 
== Note ==