Ippodamo: differenze tra le versioni

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==Lo schema ippodameo==
Lo schema attribuito a Ippodamo, detto appunto schema'' o impianto ''ippodameo'', si basava su tre assi longitudinali, orientati in direzione est-ovest, intersecati da assi perpendicolari , orientati in direzione nord-sud: l'intersezione di questi assi veniva a formare isolati rettangolari di forma allungata.
 
In realtà l'[[antica Grecia]] aveva messo a punto, un modello di strutturazione urbana costituito da una rete stradale ortogonale, fatto di strade principali (''plateiai'') e strade secondarie (''stenopoi''), che divide lo spazio in isolati quadrangolari regolari, spesso in ''strigae'' molto allungate (come a ''Neapolis''). Anche se generalmente nella maggior parte delle realtà urbane in Grecia le case venivano edificate per prime, senza una pianificazione urbana che tracciasse le strade prima dell'edificazione, anticipazioni di questa concezione di controllo geometrico della conformazione di una città si possono rintracciare nella costruzione di nuove città sulla costa ionica come [[Smirne]] (VII secolo) o nella Magna Grecia come [[Metaponto]] (VI secolo) o [[Megara Iblea]] in [[Sicilia]] che si differenziano da altre colonie per la regolarità degli isolati e per l'ortogonalità di alcuni assi viari.<ref>Piero Lo Sardo, ''Verso il canone della Polis,'' in "La città greca antica: istituzioni, società e forme urbane" 1999, pag.85, ISBN 8879895079</ref>