Arcadia (poesia): differenze tra le versioni

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=== L'Arcadia nel panorama della letteratura italiana ===
L'[[Accademia dell'Arcadia]] rappresenta, oltre ad un circolo letterario, un vero e proprio movimento letterario, fondato a [[Roma]] il [[5 ottobre]] [[1690]]. I suoi fondatori sono 14 letterati e intellettuali, tutti appartenenti al circolo della regina [[Cristina di Svezia]], che risiedette nello stato Pontificio dopo aver abdicato al trono, dal 1655 alla morte (1689). Il nome, oltre a ricollegarsi idealmente alla classicità e al poema di [[Sannazzaro]], rievoca il carattere evasivo dell'attività poetica svolta all'interno dell'Arcadia. Era ancora viva, infatti, all'interno dell'accademia l'abitudine di matrice seicentesca, al "travestimento": ogni accademico si sceglieva un nome tra quelli dei pastori protagonisti delle opere di carattere bucolico greco-latine (ad esempio Opico Erimanteo era il soprannome di [[Gian Vincenzo Gravina]] e Artino CarosioCorasio quello di [[Pietro Metastasio]]), la sala riunione venne rinominata ''Bosco Parrasio'', l'archivio "Serbatoio", l'insegna "sampogna di Pan" (il dio Pan era il protettore dei pastori e delle greggi) e a capo dell'organismo vi era un ''custode'' che svolgeva attività analoghe a quelle dell'odierno presidente di un circolo culturale. Tra i ''custodi'' che si sono succeduti durante la vita dell'Arcadia è necessario ricordare [[Gian Vincenzo Gravina]] ([[Cosenza]] 1664, [[Roma]] 1718).
 
In tale accademia entrarono a far parte filosofi, storici, scienziati appartenenti alla scuola galileiana.