Guerra gotica (376-382): differenze tra le versioni

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== 380-382: Fine della guerra ==
Teodosio, nel frattempo, avendo constatato dello stato disastrato in cui si trovava l'esercito, permise a molti dei Barbari provenienti da oltre Danubio di entrare nell'esercito romano: molti di essi entrarono nelle legioni.<ref>Zosimo, name=ZosIVIV, 30.1.</ref> L'imperatore, dubitando della fedeltà di questi fuggitivi, così numerosi che eccedevano in numero gli altri soldati, stabilì, per prudenza, di collocare alcuni di loro tra le legioni a difesa dell'Egitto, e richiamò le legioni dell'Egitto nei Balcani.<ref>Zosimo, name=ZosIVIV, 30.2-5.</ref> Quando gli Egiziani arrivarono in Macedonia, nessun ordine veniva osservato in campo, né qualsiasi distinzione tra romano e barbaro, venendo entrambi mischiati insieme promiscuamente. Fu permesso ai Barbari di fare ritorno nella propria nazione, e inviare altri al loro posto per servire nelle legioni.<ref>Zosimo, name=ZosIVIV, 31.1.</ref>
 
I Barbari, apprendendo lo stato di disordine in cui si trovava l'esercito romano di cui erano stati informati dai fuggitivi, penetrarono in Macedonia senza trovare opposizione.<ref>Zosimo, name=ZosIVIV, 31.2-3.</ref> Quando ebbero notizia che l'Imperatore stava avanzando per scontrarsi con loro con tutte le sue forze, assaltarono la tenda dell'Imperatore.<ref name=ZosIV/> Venendo raggiunti dai loro connazionali, trovarono opposizione solo dai Romani, che, essendo in piccolo numero, poterono solo permettere all'Imperatore di fuggire, mentre essi venivano tutti massacrati dal nemico, dopo aver combattuto con vigore ed aver ucciso un grande numero di barbari.<ref name=ZosIV/> I barbari, soddisfatti della vittoria, non provarono a lanciarsi all'inseguimento di coloro che erano fuggiti con l'Imperatore, ed, avendo sotto il loro potere la Macedonia e la Tessaglia, esposte ai loro saccheggi senza alcuna protezione, decisero di lasciare le città non danneggiate, sperando di ricevere tributi da esse.<ref name=ZosIV/>
 
L'Imperatore, nel frattempo, rinforzò le fortezze e le città con le guarnigioni, e procedette a Costantinopoli, inviando lettere all'Imperatore d'Occidente Graziano per informarlo della recente disfatta e pregandolo di inviargli rinforzi.<ref name=ZosIV/> Nel frattempo, inviò in Macedonia e Tessaglia, esposte ai saccheggi nemici, degli esattori rapaci che fecero rimpiangere agli abitanti di queste province gli assalti dei barbari.<ref name=ZosIV/> Tale era lo stato della Macedonia e della Tessaglia, quando l'Imperatore entrò con grande fasto a Costantinopoli come se avesse ottenuto un grande trionfo invece che una disfatta.<ref name=ZosIV/> Poco tempo dopo Graziano inviò nei Balcani dei rinforzi sotto il comando dei Franchi Baudone e Arbogaste.<ref name=ZosIV/> Quando i rinforzi dall'Impero d'Occidente giunsero in Macedonia e Tessaglia, gli Sciti intenti nei saccheggi, ricevuta la notizia dell'arrivo dei rinforzi romani, decisero prudentemente di ritirarsi in Tracia, che avevano già in precedenza saccheggiato.<ref name=ZosIV/> Nel frattempo l'Imperatore Graziano affidò a Vitaliano il comando delle legioni illiriche.<ref name=ZosIV/>