Oblast' Autonoma del Nagorno Karabakh: differenze tra le versioni

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[[File:Location Nagorno-Karabakh.png|thumb|Oblast Autonomo del Nagorno Karabakh]]
L''''Oblast autonomo del Nagorno Karabakh''' ('''NKAO''') (in [[lingua russa|russo]]: Нагорно-Карабахская автономная область, in [[lingua azera|azero]]: Дағлыг Гарабағ мухтар вилаjəти, in [[lingua armena|armeno]]: Լեռնային Ղարաբաղի Ինքնավար Մարզ) è stata una regione amministrativa ([[oblast']]), popolata prevalentemente da [[armeni]] creata il [[7 luglio]] [[1923]] all'interno della [[Repubblica Socialista Sovietica Azera]]. Il [[2 settembre]] [[1991]] con la dichiarazione di indipendenza del [[soviet]] locale cessa ufficialmente la sua attività amministrativa.
 
==Antefatto==
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In particolare l'Azerbaigian rivendicò la regione Karabakh nonostante questa fosse etnicamente armena e così pure le province armene di Zangezur e [[Repubblica Autonoma di Nakhchivan|Nakhchivan]]. Tale rivendicazione era motivata dal desiderio di avere una contiguità territoriale con la [[Turchia]].
 
I dieci [[Congresso del Karabakh|"Congressi del popolo dell'Artsakh"]] che si svolsero tra il 1918 ed il [[1920]] avevano ripetutamente affermato la volontà della popolazione a far parte dell'[[Armenia]]: il Primo Congresso [[22 luglio]] [[1918]] proclamò la regione indipendente ed auto amministrata da un governo popolare. Tale pronunciamento (e gli altri che seguiranno negli anni a venire) provocò la reazione dell'Azerbaigian che chiese aiuto alla Turchia.
Tra il [[22 marzo]] ed il [[13 aprile]] [[1920]] gli azeri scatenarono una violenta offensiva militare contro il territorio del Karabakh, colpendo in particolare la città di [[Shusha| Shushi]] radendo al suolo tutta la parte armena.<ref> E.Aliprandi, ''Le ragioni del Karabakh'', pag. 23</ref>
 
Con la sovietizzazione del [[Caucaso]] sembra che la regione sia destinata ad essere ricompresa nell'ambito dello stato armeno. Il [[30 novembre]] [[1920]], dopo l'ingresso dell'[[Armata Rossa]] in Armenia, il Comitato rivoluzionario dell'Azerbaigian invia un telegramma di congratulazioni, firmato dal Commissario Narimov, con il quale si dichiara che il Nagorno Karabakh (come pure gli altri territori contesi) viene riconosciuto come parte integrante della [[Repubblica Socialista Sovietica Armena]].
 
Il [[2 maggio]] [[1921]] l'Ufficio Caucaso del [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica| Partito Comunista]] (Kavbureau) guidata da [[Kirov]] conferma tale decisione; il [[12 giugno]] il soviet azero adotta una risoluzione che riconosce l'appartenenza della regione all'Armenia ed il Plenum del Kavbureau conferma la validità della decisione ma la subordina ad un referendum.<ref>E.Aliprandi, ''ibidem'', pag.27</ref>
 
A sorpresa Narimov, contraddicendo i precedenti pronunciamenti, chiede che la questione venga decisa dal Comitato Centrale del partito a [[Mosca]].L'Ufficio Caucaso, sotto pressione di [[Stalin]] attento ai rapporti turco sovietici<ref> N.Hovhannisyan,''Il problema del Karabakh'' pag.46</ref>, stabilisce di lasciare all'Azerbaigian il Nagorno Karabakh, concedendo allo stesso ampia autonomia regionale e indicando Shushi come capoluogo amministrativo.
Il Comitato Centrale in data [[16 luglio]] si esprime contro tale decisione.
 
Anche il [[Repubblica Autonoma di Naxçıvan|Nakhchivan]] viene assegnato agli azeri ma non la regione di Zangezur (poi [[Syunik]]) che rimane all'Armenia.
 
==Nascita dell'oblast==
Nel marzo [[1922]] viene istituita la [[Repubblica Socialista Federativa Sovietica Transcaucasica]] (che entrerà nell'[[Urss]] il [[30 dicembre]] e rimarrà in vigore fino al [[1936]]) inglobante Georgia, Armenia ed Azerbaigian.
 
Il [[7 luglio]] [[1923]] con un decreto della Commissione Elettorale Centrale del partito verrà istituito l'Oblast Autonomo del Nagorno Karabakh (NKAO) inglobante però solo una porzione dell'originario territorio karabakho mentre altre parti finiscono direttamente sotto controllo azero.
 
Inoltre la nuova entità amministrativa viene staccata dall'Armenia per non fare avere contiguità terrtoriale con essa. Il punto più vicino è rappresentato dal cosiddetto ''[[Corridoio di Lachin]]''. L'oblast del Nagorno Karabakh diviene quindi una [[enclave]] armena in territorio azero e perde il controllo di alcuni distretti precedentemente amministrati. Il capoluogo viene spostato a Stepanakert (in precedenza Khankendi). Su una popolazione di circa 130.000 abitanti il 95% era armeno.<ref> "Armenian Review", vol. 44</ref>
Nei decenni seguenti flussi migratori azeri faranno scendere tale percentuale al 78%.
 
Un movimento clandestino per la riannessione all'Armenia si sviluppa alla fine degli [[anni Venti1920|anni venti]] ma viene presto individuato. Tutte le organizzazioni regionali armene vengono bandite; il segretario del partito comunista locale (Aghasi Khanjian) viene assassinato dopo aver presentato direttamente a Stalin la richiesta di restituzione del Karabakh e del Nakhchivan all'Armenia. A più riprese nei decenni successivi viene sollevata la questione karabakha e nel [[1964]] una petizione con 45.000 firme viene inviata al Comitato centrale del Pcus mentre due anni dopo si costituisce un "Partito di unità nazionale" che punta alla riunificazione con [[Yerevan]].
Nella seconda metà del [[1987]] numerose manifestazioni di protesta saranno la premessa per i futuri sviluppi politici (fra gli altri il movimento [[Miatsum]]) e bellici.
 
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L'oblast' aveva una superificie di 4.400 km² sviluppati in un'area prevalentemente montuosa facente parte dell'altopiano armeno e geograficamente distinta dalla piana alluvionale azera formata dai fiumi [[Fiume Kura|Kura]] e [[Fiume Aras|Aras]].
 
Il territorio era diviso in cinque [[rajon]] (Martakert, Martuni, Shusha, Askeran, Hadrut) con capoluogo [[Stepanakert]]. La popolazione alla fine degli [[anni Ottanta1980|anni ottanta]] era di poco superiore ai 180.000 abitanti.
 
==Note==