Ventriloquo: differenze tra le versioni

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[[File:Ventriloquist by David Shankbone.jpg|thumb|Uno spettacolo di ventriloquia per bambini al [[Museo dei bambini|Children's museum]] di [[Pueblo (Colorado)|Pueblo]] ([[Colorado]])]]
Il '''ventriloquo''' è una persona in grado di emettere l'emissione di una o più voci senza muovere i muscoli facciali, illudendo lo spettatore che la voce non sia emessa dalle corde vocali del soggetto. Il vocabolo può essere anche utilizzato per definire un animale che striscia sull'addome.
 
== Caratteristiche ==
L'arte del ventriloquo (detta il ''ventrilòquio'', o la ''ventriloquìa'') è spesso stata spesso erroneamente associata all'arte di parlare con il [[diaframma (anatomia)|diaframma]]. Il ventriloquio è però un'illusione: l'artista sostituisce tutte quelle consonanti ([[Consonanti dentali|dentali]], [[Consonanti bilabiali|bilabiali]], eccetera) che non possono essere pronunciate senza un evidente movimento facciale con suoni simili che non richiedono alcun movimento della bocca. Utilizzando un pupazzo con la bocca mobile, il ventriloquo contribuisce a distogliere l'attenzione dal suo viso, dando l'impressione che sia il pupazzo a parlare.
 
==Storia==
La ventriloquia, attualmente, è solo un'arte dello spettacolo, ma in passato era associata a funzioni e significati rituali, essendo utilizzata, ad esempio, da stregoni, sacerdoti e [[sciamano|sciamani]], quale medium in grado di permettere la [[rivelazione]] dalla sfera divina o ultrasensibile, veicolandone il messaggio e permettendo, ad esempio, la [[divinazione]]. La tecnica divinatoria basata sulla ventriloquiaventriloquìa si definisce [[gastromanzia]]. Le tecniche del ventriloquio si prestavano anche come mezzo truffaldino offerto a praticanti senza scrupoli per ottenerne soldi attraverso l'inganno a danno della [[credulità]] dei propri interlocutori.
 
Tutte queste implicazioni potevano conferivanoconferire all'arte del ventriloquo un certo rilievo sociale ed economico. Un famoso ventriloquo ([[Gastromanzia|engastrimita]]), nell'[[antica Grecia]], fu [[Euricle di Atene]], praticante della [[gastromanzia]], citato da [[Platone]]<ref>[[Platone]], ''[[Sofista (dialogo)|Sofista]]'', XXXVII</ref> e [[Aristofane]]<ref>[[Aristofane]], ''[[Le vespe]]'', 1017-1020</ref>.
: proprio le implicazioni economiche della sua arte spiegano come egli possa essere giunto al punto di fondare una vera e propria scuola<ref name="Treccani UC">Vincenzo Mastrangeli, [http://www.treccani.it/enciclopedia/ventriloquia_%28Universo_del_Corpo%29/ Ventriloquia], ''Universo del Corpo'' (2000) [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]</ref><ref name="Treccani">[http://www.treccani.it/enciclopedia/ventriloquio/ Ventriloquio], ''Enciclopedie on line'', [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]</ref>.