Enciclopedia della televisione: differenze tra le versioni

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L'opera - cui hanno collaborato per l'edizione 2008 Stefania Carini, Massimo Scaglioni e Cecilia Penati (con collaborazioni alle voci di Matteo Bianchi e Francesca Donatacci) - è articolata in un ''Dizionario della televisione'', con schede concernenti i programmi, i personaggi, i generi, gli eventi, la teoria e la tecnica della televisione; in una serie di appendici riguardanti il quadro legislativo italiano e la normativa televisiva italiana a tutela dei minori; e un apparato bibliografico comprendente i maggiori titoli pubblicati sull'argomento concernente questo [[mezzi di comunicazione di massa|mass media]].
 
Il volume prende in esame prevalentemente la realtà della televisione in [[Italia]], a partire dalla sua nascita nel [[1954]], anche se, contestualmente ai mutamenti anche tecnologici intervenuti a partire dagli [[anni 1990|anni novanta]], lo spettro di esame si è ampliato a realtà estere con il consolidarsi dei ''[[network televisivo|network]]'' internazionali e l'affermarsi di nuove tecnologie ([[televisione satellitare]], [[alta definizione]] e [[digitale terrestre]]).
 
Una sezione illustrativa - costituita da un ampio repertorio di immagini scandite in tavole fuori testo - completa il formale percorso storico costituendo una ''pista visiva'' (come viene definita da Grasso nel testo di introduzione) in grado di favorire, sulla base dei personali e soggettivi ''amarcord'', una rivisitazione in chiave ottica della trasformazione intervenuta, attraverso le varie decadi della seconda metà del [[XX secolo]], nello ''stile'' della produzione (confezione) televisiva.