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== Ebraismo e cristianesimo ==
{{vedi anche|Cronologia biblica|Calendario ebraico|Bereshit (parashah)}}
Fino al [[XIX secolo]] circa la grande maggioranza degli [[ebraismo|ebrei]] e dei [[cristianesimo|cristiani]] credeva nella verità letterale del racconto della [[Bibbia]], e quindi anche che il mondo fosse stato creato da [[Dio]] nell'arco di soli sei giorni. La convinzione, però, che i sei giorni fossero da interpretare in senso allegorico è antichissima, e compare già in una fonte autorevole come la [[Lettera di Barnaba]], scritta fra il [[70]] e il [[132]] e perciò contemporanea alla redazione degli ultimi libri del [[Nuovo Testamento]]<ref>F. X. Funk, ''Patres Apostolici'', Tubingae 1901, vol. I, pp. 82-84.</ref>. Poco dopo [[Clemente Alessandrino]] introdusse l'idea di una creazione simultanea, descritta dalla Bibbia in sei giorni per pura convenienza letteraria<ref>Clemente Alex, ''Stromata'' 6, PG 9, 369, 376</ref>. [[Origene]], invece, interpretò tutto il racconto in modo esclusivamente allegorico<ref>Origenes, ''Contra Celsum 6,60, PG 11, 1389.</ref>. L'opinione di Clemente Alessandrino fu seguita anche da Sant'Agostino, che intende allegoricamente la successione e la distribuzione delle opere nei sei giorni<ref>Augustinus, ''De Genesi ad litteram, 4, 33, 52 PL 34,318; 4, 22, 39 PL 34,312, ecc.</ref> e anche [[San Tommaso d'Aquino]] riconobbe la legittimità di questa opinione<ref>S. Thoma Aquin. , ''De Potentia'', quast. 4, a. 2</ref>.
 
Al giorno d'oggi l'interpretazione letterale è sostenuta soltanto dai cosiddetti [[Creazionismo|creazionisti]].