Paolo Tosio: differenze tra le versioni

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L’ambiente artistico milanese si riflette in modo puntuale nella collezione del conte:buona parte delle opere prima di essere collocate nel palazzo di Brescia passarono dalle esposizioni di Brera. Da rilevare il breve lasso di tempo che esiste tra l’affermazione di un artista e la commissione o l’acquisto di una sua opera da parte del Tosio. Nella raccolta bresciana si ritrovano, oltre ad alcuni importanti esponenti della stagione neoclassica (come [[Andrea Appiani]] e Gaspare Landi), i protagonisti della scena milanese contemporanea (come [[Francesco Hayez]], Pelagio Palagi, Massimo D’Azeglio, Giovanni Migliara, Giuseppe Canella, gli scultori Pompeo Marchesi e Democrito Gandtolfi); si aggiungono opere di proveneienza romana (Francesco Podesti, François Marius Granet, gli scultori [[Antonio Canova]] e Berthel Thorvaldsen), fiorentina (Giuseppe Bezzuoli, lo scultore Lorenzo Bartolini) e veneziana (Giuseppe Borsato, Felice Schiavoni). Paolo Tosio muore nel [[1842]].
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