Intervallo (musica): differenze tra le versioni

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In [[musica]] si dice '''intervallo''' la distanza tra due [[Suono|suoni]]. A causa della [[fisiologia]] della percezione del suono, l'intervallo musicale non è percepito - e conseguentemente misurato - proporzionalmente alla differenza tra le [[frequenza|frequenze]] dei suoni, ma alla differenza tra i loro [[logaritmo|logaritmi]], cioè al rapporto tra le frequenze.
 
Tale distanza si può verificare tra due suoni prodotti consecutivamente, e in tal caso si parlerà di intervallo ''melodico'' o ''diacronico'' o ''salto'', oppure tra due suoni prodotti simultaneamente, e si dirà intervavallointervallo musicale)|toni]]''armonico'' eo [[semitoni]]; intervalli più piccoli possono avere come unità di misura il [[comma (musica)|comma]]''sincronico'' o il [[cent (musica)|cent]]''bicordo''.
 
* Un intervallo ''melodico'' si distingue anche per la ''direzione'', ''ascendente'' o ''discendente'', a seconda che il secondo suono sia rispettivamente più acuto o più grave rispetto al primo.
* Un intervallo ''armonico'' è caratterizzato anche da [[consonanza e dissonanza]], fenomeni legati all'interferenza generata dai due suoni in questione.
 
Gli intervalli, nella tradizione musicale europea, definiscono le distanze fra le [[note]] di una [[scala musicale]] e sono misurati in gruppi di [[Tono (intervallo musicale)|toni]] e [[semitoni]]; intervalli più piccoli possono avere come unità di misura il [[comma (musica)|comma]] o il [[cent (musica)|cent]].
 
Si noti che l'intervallo musicale è una classificazione teorica delle distanze musicali e non delle distanze acustiche che separano un suono dall'altro. Per tale motivo, non rientra nel campo dell'accordatura e del temperamento.