Ballata (musica): differenze tra le versioni

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Attorno al [[1360]]-[[1365]] si scrivono ballate [[polifonia|polifoniche]] non destinate alla [[danza]]. Esse traggono origine dal ''ballo a tondo'' con l'alternarsi solista/coro: il solista all'inizio cantava la ''ripresa'' o ''ritornello'', direttore della danza, ripetuta dal coro danzante (donde il termine ''ripresa''). Un esempio di questa danza si ha nel particolare dell'[[affresco]] ''Effetti del Buon Governo in città'' di [[Ambrogio Lorenzetti]]: nove fanciulle si tengono per mano e danzano mentre la decima accompagna la danza col tamburello.
 
[[File:Ambrogio Lorenzetti Allegory of Good Govt.jpg|thumb|320px|center|[[Ambrogio Lorenzetti]], ''Effetti del Buon Governo in città'', 1337-1340, 14 m. circa, Sala della Pace, Palazzo Pubblico, Siena]]
 
Di queste opere Cece ne sono pervenute poche, dal momento che venivano spesso improvvisate; probabilmente erano l'equivalente italiano del polifonico [[virelai]] francese. I testi sono di carattere amoroso, dove il poeta si rivolge direttamente alla donna amata. Raggiunse il suo massimo grado con [[Francesco Landini]].
 
{{quote|Per tropo fede talor se perigola!<br /><br />Non è dolor né più mortale spàsemo,<br />come sença falir cader ne biàsemo,<br />el ben se tacie e lo mal pur se cigola.<br /><br />Per tropo fede talor se perigola!<br /><br />Lasso colui che mai si fidò in fémena,<br />chè l'amor so veneno amaro sèmena,<br />onde la morte spesso se ne spigola.<br /><br />Per tropo fede talor se perigola!<br /><br />Oimè, ch'Amor m'à posto in cotal àrcere,<br />onde convienne ognor làgreme sparçere,<br />si che doglia lo mio cor formìgola.<br /><br />Per tropo fede talor se perigola!|Codice Rossi: Per tropo fede talor se perigola|}}