Impedenza: differenze tra le versioni

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In [[elettrotecnica]] l<nowiki>'</nowiki>'''impedenza''' è una [[grandezza fisica]] [[vettore|vettoriale]] che rappresenta la forza di opposizione di un [[bipolo]] al passaggio di una [[corrente alternata|corrente elettrica alternata]], o, più in generale, di una corrente variabile. È esprimibile come [[numero complesso]] ed è data dal rapporto tra il [[fasore]] della [[tensione elettrica|tensione]] e il fasore della [[corrente elettrica|corrente]]. Se i fasori sono definiti su bipoli diversi (o su porte diverse di un n-porta) viene solitamente chiamata ''transimpedenza''. Comunemente è indicata con ''Z'' e la sua [[unità di misura]] è l'[[ohm]]. Il termine fu coniato da [[Oliver Heaviside]] nel luglio del [[1886]].
In [[elettrotecnica]] l<nowi
 
== Definizione ==
Il concetto di impedenza generalizza la [[legge di Ohm]] estendendola ai [[circuito elettrico|circuiti]] funzionanti in [[regime sinusoidale]] (comunemente detto ''corrente alternata''): in regime di [[corrente continua]] rappresenta infatti la ''[[resistenza elettrica]]''.
 
[[File:Source and load circuit Z.png|thumb|right|170px| [[Immagine:Source and load boxes.png|150px]] Le impedenze in un circuito si possono indicare sia come ''scatole'' rettangolari, sia come serpentine (in modo analogo ai [[resistore|resistori]]).]]
 
Essa tiene conto dei fenomeni di consumo di [[energia elettrica]] e dei fenomeni di accumulo di [[campo elettromagnetico|energia elettromagnetica]]. L'impedenza è descritta matematicamente da un numero complesso, la cui [[parte reale]] rappresenta il fenomeno dissipativo e corrisponde alla [[resistenza elettrica]], ''R'', nella schematizzazione con elementi in serie; la [[parte immaginaria]], detta [[reattanza]], ''X'', è associata ai fenomeni energetici di accumulo.
 
Indicando con '''V''' e '''I''' i [[numero complesso|numeri complessi]] che rappresentano i [[fasore|fasori]] di tensione e corrente, l'impedenza è esprimibile come:
 
:<math>\frac {\mathbf{V}} {\mathbf{I}}= \mathbf Z = R + j X</math>
 
dove con ''j'' si è indicata l'[[unità immaginaria]]. Il modulo dell'impedenza corrisponde al rapporto dei [[valore efficace|valori efficaci]] di tensione e corrente:
 
:<math>|\mathbf Z| = \sqrt{R^2+X^2}</math>
 
Il suo argomento è:
:<math>\theta =\arctan \left(\frac{X}{R}\right)</math>
 
In notazione polare, o esponenziale, l'impedenza si rappresenta come:
 
:<math>\mathbf {Z} = |\mathbf Z| e^{i\theta} </math>
 
<!--In notazione di Steinmetz, molto più compatta, l'impedenza é:<math>Z〈θ</math>-->
 
L'inverso dell'impedenza è detta '''[[ammettenza]]''':
 
:<math>\mathbf{Y} = \frac{1}{\mathbf Z}</math>.
 
Esistono circuiti, ovviamente non passivi, in grado di cambiare segno sia alla parte reale che alla parte immaginaria di una qualsiasi impedenza passiva. Questi componenti (che possono essere schematizzati come [[doppio bipolo|doppi bipoli]]) sono comunemente detti NIC (da ''[[negative impedance converter]]'').