Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana: differenze tra le versioni

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Il '''Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana''' (spesso indicato NCRI) è un'organizzazione politica, legata al partito anti-teocratico dei [[Mujaheddin del popolo iraniano]], che si proclama parlamento e [[governo in esilio]] della resistenza in [[Iran]] al [[repubblica islamica|regime islamico]] e si descrive come una ampia coalizione costituita da cinque organizzazioni e partiti di opposizione, appoggiato da oltre 550 personalità politiche, culturali e sociali, specialisti, artisti, intellettuali, scienziati, militari e comandanti dell'[[Esercito di Liberazione Nazionale dell'Iran|Esercito di Liberazione Nazionale]] (altro nome dei Mujaheddin iraniani). Il presidente eletto è [[Maryam Rajavi]], la quale, nella sua prima elezione nel [[1993]], è stata considerata dal movimento il futuro capo di stato dell'Iran. [[Massoud Rajavi]], suo marito, è ufficialmente il presidente e portavoce dell'organizzazione, ma non si mostra in pubblico dall'[[invasione dell'Iraq del 2003]]. [[Alireza Jafarzadeh]] era il rappresentante ufficiale negli USA finché la sede dell'organizzazione fu chiusa dall'[[US State Department]] nel 2002 perché considerato gruppo di facciata per l'Esercito di Liberazione Nazionale, che è un gruppo considerato a lungo di stampo [[terrorista]] a causa dei suoi legami con il deposto [[dittatore]] [[Iraq|iracheno]] [[Saddam Hussein]]. Da allora il governo americano l'ha inserito nel suo elenco di organizzazione terroriste.<ref name="glw22feb06">{{Cita web|url=http://www.greenleft.org.au/back/2006/657/657p16.htm|titolo=IRAN: US relies on terrorists for nuke 'intelligence’|accesso=1 maggio 2006|editore=Green Left Weekly|anno=2006|autore=Lorimer, Doug|opera=Green Left Weekly, February 22, 2006. }}</ref>
[[File:Maryam2006.jpg|thumb|right|180px|Maryam Rajavi]]
Il 28 settembre 2012 il dipartimento di stato americano ha americano ha cancellato il nome dell'organizzazione dalla lista nera.
Molti analisti credono che l'organizzazione in realtà sia solo l'ala politica dei Mujaheddin, sebbene entrambi affermino che quest'ultimo sia una semplice componente delle cinque organizzazioni del Consiglio, tra i quali vi sono anche le rappresentanze delle minoranze [[curde]] ed [[ebree]]. È stato ipotizzato che l'inclusione delle due organizzazioni nella lista sia più una concessione al regime iraniano per motivi petroliferi che basato su dati di fatto.