Ciccio Busacca: differenze tra le versioni

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'''Ciccio Busacca''' (il nome Ciccio, o Cicciu, è diminutivo di Francesco) ha maturato le sue doti artistiche a Paternò ascoltando i versi di diversi cantastorie ambulanti, tra cui [[Paolo Garofalo]] e Gaetano Grasso.
 
Il suo debutto avvenne nel [[1951]], nella piazza di [[San Cataldo (Italia)|San Cataldo]] ([[Caltanissetta]]), con la rappresentazione de ''L'assassinio di Raddusa'', tratto da una storia di cronaca avvenuta realmente nel paese di [[Raddusa]] ([[Catania]]). Nel 1951, doveinfatti, Busacca si trovava ad [[Aidone]] e venne a sapere della storia di una ragazza diciassettennedi si16 eraanni, vendicatada dell'uomopoco sposata, che l'avevaera stata violentata da un senzale di matrimoni. La ragazza, avvicinandoloin seguito alla violenza era stata abbandonata da tutti (marito e familiari compresi), ma aveva giurato di uccidere il suo violentatore. Per mettere in atto la sua vendetta, aveva avvicinato l'uomo nella piazza del paese, mascherata da anziana per non farsi riconoscere, e uccidendololo aveva uccso con una pistola.
 
La passione per la narrativa e la denuncia civile, unite a una particolare sensibilità musicale furono il segno con cui Busacca si distinse nel mondo dei cantastorie siciliani, particolarmente sviluppato nel secondo dopoguerra, che ebbe come protagonisti [[Orazio Strano]], [[Turiddu Bella]], [[Vito Santangelo]], [[Matteo Musumeci]], Francesco Paparo ([[Ciccio Rinzinu]]) e altri. Nel [[1956]], Busacca debuttò al [[Piccolo teatro di Milano]] con ''Pupi e cantastorie di Sicilia''.