Seconda intifada: differenze tra le versioni

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La '''Seconda intifada''' (all'epoca denominata dal governo palestinese '''Intifada di al-Aqṣā''', {{arabo|انتفاضة الأقصى‎الأقصى}}) è stata la rivolta palestinese esplosa a [[Gerusalemme]] il [[28 settembre]] del [[2000]], in seguito estesa a tutta la Palestina. Secondo la versione palestinese l'episodio iniziale fu la reazione ad una visita, ritenuta dai palestinesi provocatoria, dell'allora capo del [[Likud]] [[Ariel Sharon]] (accompagnato da una delegazione del suo partito e da centinaia di poliziotti israeliani in tenuta antisommossa) al [[Monte del Tempio]], luogo sacro per [[musulmani]] ed [[ebrei]] situato nella Città Vecchia. L'Intifada fu una successione di fatti violenti che aumentarono rapidamente di intensità e proseguirono per anni, assumendo i caratteri di una guerra d'attrito.
 
La [[Monte del Tempio|Spianata delle Moschee]] (il luogo della Moschea della Roccia, ed anche il Monte del Tempio per gli ebrei) è un luogo da sempre reclamato sia dagli [[Ebrei]], perché insistente sul luogo ove sorgeva il [[Tempio di Salomone]], sia dai musulmani, essendo il punto da cui [[Maometto]] sarebbe asceso al Paradiso su di un cavallo alato con testa umana nel suo ''[[Isra e miraj|miʿrāj]]''. Il gesto di Ariel Sharon intendeva rivendicare la sovranità israeliana o ebraica sul luogo; ciò avveniva in un momento di altissima tensione tra le popolazioni dovuto al recente fallimento dei negoziati di Camp David . L'episodio fu elemento scatenante di una guerra "calda" che è passata alla storia come "Seconda Intifada".