Assemblea generale: differenze tra le versioni

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Presso i popoli dell'[[Eurasia]] settentrionale, che i [[Romano-ellenistico|romano-ellenistici]] chiamavano normalmente [[Barbaro|"barbarici"]], era molto diffusa l'usanza di decidere le cose importanti in assemblee generali di tutti i capi famiglia, maschi liberi con diritto di armi.
Queste assemblee generali costituivano quindi la più alta autorità per i membri della comunità tribale dellà dell'[[Eurasia]] antica.
Erano delle specie di parlamenti, dove si discuteva, si votavano le leggi, si redimevano dispute, si emettevano sentenze di condanna contro chi aveva offeso le leggi e la morale pubblica, ecc...
Queste assemblee potevano riunirsi a scadenza regolare o al momento del bisogno.
Furono col tempo abolite o rese inefficaci, soprattutto con il formarsi anche nell'[[EuroasiaEurasia]] del Nord di monarchie sul modello -[[Mediterraneo|mediterraneo]]-[[Mesopotamia|mesopotamico]].
La tradizione di queste assemblee generali, tendenzialmente ''democratiche'', contribuì comunque - insieme alla monumentale tradizione giuridica [[Romano-ellenistico|romano-ellenistica]] - allo sviluppo dei [[Parlamento|regimi parlamentari moderni]], nati nel tardo medioevo proprio in aree dove la tradizione [[Barbaro|"barbarica"]] aveva sposato quella latina con più successo ([[Arcipelago britannico|isole britanniche]], [[Francia]], [[Storia d'Italia|Italia del Nord, [[Germania]], [[Ungheria]] e [[Polonia]]).
Tra i popoli che sicuramente avevano questo tipo di organizzazione possiamo citare i [[Celti]], i [[Germani]], gli [[Slavi]], gli [[Unni]], i [[Turchi]], gli [[Ungheresi]], ecc...
Nelle lingue germanico-scandinave questa assemblea generale era detta ''[[Alþingi]]'' (ben documentata la storia di quello islandese, con il suo ''[[lögsögumadur]]'').