Esternalità: differenze tra le versioni

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* '''esternalità ''di [[consumo]]''''', presenti nei casi in cui il consumo del bene da parte di un individuo influenza il livello di [[Utilità (economia)|utilità]] di un altro individuo. Possono essere ''negative'' se ad esempio il nostro vicino ascolta musica in piena notte, così danneggiando la nostra utilità "sonno", ''positive'', se ad esempio la musica risulta essere di nostro gradimento in quel particolare momento.
* '''esternalità ''di [[produzione]]''''', rilevabili quando l'attività di produzione di un' impresa può danneggiare o avvantaggiare la produzione di un'altra. Un esempio classico di esternalità di produzione positiva può essere l'adiacenza di un frutteto ad un allevamento di api, uno negativo è l'inquinamento di un fiume ad elevata pescosità da parte di una fabbrica.
* '''esternalità ''di [[Rete sociale|rete]]'''''
** positive, quando il valore di un bene per un individuo aumenta all'aumentare delle persone che posseggono lo stesso bene (esternalità di rete '''dirette'''), o all'aumentare dei prodotti complementari (esternalità di rete '''indirette'''). Ad esempio l'utilità del telefono cresce con il numero di utenti collegati e che quindi è possibile chiamare e il formato standard mp3 al crescere della sua diffusione (esternalità di rete dirette). L'utilità del combustibile gas-auto aumenta al crescere del numero di pompe di benzina che lo vendono (esternalità di rete indiretta). Gli [[Standard (informatica)|standard]] sono strumenti per creare esternalità di rete positive.
** negative, quando l'utilità di una infrastruttura diminuisce all'aumentare dell'utilizzo che se ne fa, ad esempio a causa di fenomeni di [[congestione]]
 
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== Un tipo particolare di esternalità: il "traffico di una rete" ==
 
Quando un tratto di rete (stradale ma anche rete informatica) è saturo, ciascun utente che lo utilizza causa un rallentamento del servizio per tutti gli altri utenti. Impone agli altri un "[[costo sociale]]" o, per utilizzare la terminologia degli economisti, una "esternalità". Questo costo, nella migliore delle ipotesi, è esprimibile in termini di tempo perso nell'attesa. In alcuni casi, inoltre, la congestione della rete rende non disponibile un determinato servizio. Per esempio, le applicazioni in tempo reale, o le applicazioni interattive, necessitano di tempi di comunicazione estremamente rapidi che non sono realizzabili in regime di congestione. Il problema dei costi sociali (qui, i costi di congestione) di una azione individuale (in questo caso, la domanda per un servizio di rete) è assai generale, e gli economisti lo hanno studiato da lungo tempo. La soluzione tariffaria, in grado in principio di arrecare vantaggio a tutti i soggetti coinvolti, consiste nel far pagare all'utente un prezzo per il servizio che tenga conto del costo imposto agli altri. Sempre nel gergo degli economisti, è necessario far pagare le risorse utilizzate in modo da "internalizzare le esternalità".
Per Internet, che si paga per lo più in modo forfettario, questo non avviene.
L'utente non paga in funzione delle condizioni di congestione della rete, e quindi non tiene conto del "costo sociale" implicito nell'utilizzo dei servizi di rete, e inoltre il costo della connessione a Internet è in larga misura svincolato dall'utilizzo che se ne fa.