Francesco De Sarlo: differenze tra le versioni

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Il De Sarlo si trova in aperto contrasto rispetto a [[Benedetto Croce]] e [[Giovanni Gentile]] che ritenevano si dovesse separare il metodo della filosofia da quello della scienza. Per De Sarlo, invece, il metodo conoscitivo doveva essere comune in quanto sia il filosofo che lo scienziato si occupavano dello stesso campo d'indagine. Per questo, il l'autore aveva accorpato in un unico metodo quello rigorosamente sperimentale di [[Wilhelm Wundt]] con quello esperienziale di Brentano. Nello stesso anno pubblica, sempre nel capoluogo Toscano, il saggio: "I dati dell'esperienza psichica".
 
La grossa novità qui introdotta da De Sarlo è il concetto che i fenomeni fisici esistono per noi in quanto diventano fenomeni psichici, contenuto della nostra coscienza. Dunque, l'oggetto di studio della [[psicologia]] doveva essere l' esperienza intenzionale del soggetto. ''L'unica vera esperienza diretta'' è quella ''psichica''. Esperienza interna ed esperienza esterna vanno così a configurarsi come due aspetti della stessa cosa. Dunque, non c'è un' esperienza più vera dell'altra ma nessuna delle due è indipendente dall'altra. È vero, però, che non è possibile dire che l'esperienza psichica di un oggetto dipenda dalla sua esistenza indipendentemente da essa.
 
Per De sarlo è imprescindibile passare dagli oggetti che ci circondano per arrivare a studiare la coscienza. Ci sono "oggetti" che arrivano necessariamente alla nostra coscienza attraverso i nostri organi sensoriali. Questi "oggetti" vengono ordinati, studiati, usati, catalogati sia dal singolo nella sua esperienza quotidiana sia dalle varie scienze che ne approfondiscono lo studio.
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== Bibliografia ==
*V. Russo, ''Filosofia e psicologia nell'attivita psichiatrica di Francesco De Sarlo'', Il Mulino, Bologna 1987.
*AA. VV., ''Studi per Luigi De Sarlo'', Giuffrè, Milano 1989.
*L. Albertazzi, G. Cimino, S. Gori-Savellini (ed.), ''Francesco De Sarlo e il laboratorio fiorentino di psicologia'', Laterza, Bari 1999.
*G. Sava, ''Francesco De Sarlo e la psicologia filosofica'', «Il Veltro», LVI (2012), fasc. 1-2, pp. 31–47.