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Capua
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Capua è un comune italiano di 18.853 abitanti della provincia di Caserta in Campania ed è Situata in Terra di Lavoro, di cui un tempo fu capitale (Principato di Capua) e capoluogo (epoca napoleonica), l'abitato si adagia su di un'ansa del fiume Volturno, posizione storicamente strategica, ai piedi del Monte Tifata, dove sorge la frazione di Sant'Angelo in Formis, ed è attraversato dalla via Appia (SS 7), nonché dalla ferrovia Napoli-Caserta-Cassino; Capua è stata terminale della via Casilina (SS 6, antica via Latina), nei pressi corre l'Autostrada A1 Roma-Napoli (ex A2), accessibile tramite il casello di Capua, situato nel comune di Pastorano, che dista 8.5 km da Capua in direzione nord e tramite il casello di Santa Maria Capua Vetere, situato nell'omonimo comune, in direzione sud. È servita da un piccolo aeroporto turistico e militare dedicato a Oreste Salomone, sul quale in tempi recenti si è ventilata una proposta di ampliamento, per convertirlo anche al trasporto civile a servizio del polo aeronautico del CIRA, Oma Sud e della Tecnam.La Città, dopo aver vissuto un lungo periodo di splendore (si veda Capua antica-Santa Maria Capua Vetere), con il progressivo indebolimento dell'Impero romano d'Occidente si ritrovò sempre più esposta ad attacchi esterni. Nel 455 Genserico la saccheggiò poco prima di espugnare Roma. In seguito alla devastazione subita ad opera di Genserico, la città si spopolò trasformandosi in un anonimo villaggio. Verso il nono secolo d.C., Capua antica (oggi Santa Maria Capua Vetere) iniziò a trovarsi esposta alle frequenti scorrerie dei Saraceni. Nel terzo decennio del nono secolo la città, più volte devastata dalle incursioni dei pirati, fu quasi totalmente abbandonata dai suoi abitanti. La popolazione si trasferì in una nuova cittadina edificata dal Conte Landolfo per volere del Principe Sicone di Benevento, ubicata presso il monte Triflisco. In onore del Principe Sicone, l'insediamento prese il nome di Sicopoli (terzo decennio del IX sec).
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Nell'(856) il conte Landone decise di ricostruire la nuova sede comitale sulle rovine dell'antico borgo romano di Casilinum, che prese il nome di Capua e divenne, durante il X secolo, la capitale del Principato di Capua, uno stato autonomo esteso su tutta la Terra di Lavoro fino al fiume Garigliano. Capua estese il suo controllo sulle cittadine e sui borghi limitrofi di Caserta, Teano, Sessa, Venafro e Carinola; potenziandosi ulteriormente, arrivò a controllare i territori del Ducato di Napoli, di Montecassino, sede della celebre Abbazia, e di Gaeta[senza fonte], che all'epoca era forse il porto più importante sul versante tirrenico del centro Italia.
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Verso la fine del medesimo secolo, Capua raggiunse il suo apogeo: il Principe Pandolfo I Testadiferro (961 - 981) riunificò i domini dell'Italia longobarda meridionale[senza fonte], inoltre venendo in aiuto di Papa Giovanni XIII, esule da Roma tra il 965 ed il 966, ottenne l'elevazione di Metropolita per la Chiesa Capuana.
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Nell'anno 1059 il conte normanno di Aversa Riccardo I Quarrel conquistò il potente Principato longobardo di Capua. Durante la dominazione Normanna la città vide accrescere ulteriormente la sua importanza strategica, sia dal punto di vista militare che commerciale; essa divenne in poco tempo un florido porto fluviale, racchiuso all'interno di una forte cinta muraria. Dopo appena cinquant'anni dall'occupazione di Riccardo I, la città pagò lo scotto di essere un centro strategicamente importante: fu occupata da Arrigo VI di Svevia che ne ordinò la demolizione delle mura, in seguito ricostruite. Federico II decise di edificare le due torri a difesa dell'adiacente ponte romano, tra le quali venne realizzato un arco di trionfo di mirabile fattura, demolito all'epoca di Carlo V per motivi militari.
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Durante il conflitto tra Svevi e Angioini la città subì continui attacchi che portarono alla demolizione e ricostruzione delle mura e di alcuni edifici cittadini.
 
Con l'ascesa degli Angioini, la città divenne sede Della "Magna Curia" incrementando ulteriormente la sua importanza nell'amministrazione regia. In epoca aragonese, Capua visse un periodo molto tranquillo, visitata spesso dal Re, divenendo così anche un importante centro culturale.Durante il regno di Federico I d'Aragona (incoronato nel duomo cittadino) la città fu scossa da un evento drammatico: il Sacco di Capua del 1501 ad opera di Cesare Borgia. I capuani, stremati da un lungo assedio, aprirono le porte della città alle truppe di Cesare Borgia, perché quest'ultimo aveva promesso di risparmiare gli assediati se questi si fossero arresi. Invece, appena l'esercito fu all'interno della città Borgia diede ordine ai suoi uomini di cominciare il saccheggio. Durante questo tragico evento morirono alcune migliaia di capuani.
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Con l'avvento degli spagnoli l'importanza politica di Capua venne ridimensionata drasticamente, anche se rimase un insediamento prospero dotato di piazzaforte.
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