Pellicola cinematografica a colori: differenze tra le versioni

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Nel [[1931]] l'inventore francese [[Louis Dufay]] sviluppò il [[Dufaycolor]], che era una pellicola a inversione, (genera un'immagine positiva sull'originale utilizzato nella cinepresa) che usava un [[mosaico]] di minuscoli elementi di filtro dei colori primari, collocati tra l'emulsione e la base della pellicola.<ref name="encyclopedia" />.
 
Proprio per la natura stessa dei sistemi, la mescolanza additiva non era economica. A causa dei filtri utilizzati, per proiettare le pellicole, era richiesta più luce di quanta ne fosse normalmente necessaria per proiezioni in bianco e nero, col risultato che le immagini risultavano meno luminose di quelle medie in bianco e nero. Più grande era lo schermo, meno luminoso era il film. Per questo, e per altre ragioni contingenti, i processi a colori additivi per i film persero favore nel periodo della [[seconda guerra mondiale]]. Il sistema di mescolanza additiva dei colori viene impiegato attualmente per tutti i sistemi di [[video]] e di schermi per computer.<ref name="dictionary" />
 
===Mescolanza sottrattiva===