Terremoto di Verona del 1117: differenze tra le versioni

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| magnitudo_momento = 6.4 [http://emidius.mi.ingv.it/CPTI04/finestra217_1690.html]
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| coordinate_epicentro =
| posizione_epicentro = Presso [[Ronco all'Adige]] [[Verona]] ([[Italia]])
| nazioni_colpite = {{ITA}}
| intensità = > VII
| vittime = ~ 30.000 (ipotizzate)
}}
 
Il '''[[3 gennaio]] [[1117]]''' il [[nord Italia]] fu colpito da un violento [[terremoto]] particolarmente distruttivo (oltre il VII grado della [[scala Mercalli]], ma probabilmente i danni sono stati anche maggiori di un sisma di 7° Mercalli dato che è stato calcolato che il disastro ebbe un' intensità sulla [[magnitudo momento]] pari a 6,4 <ref>Dato registrato dalla [http://www.icvbc.cnr.it/bivi/conservazione/danni_sismici_lombardia.htm Banca Ipermediale delle Vetrate Italiane] - [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]]</ref><ref>Catalogo terremoti italiani http://emidius.mi.ingv.it/CPTI04/finestra217_1690.html</ref>.) L'[[epicentro]] della prima devastante scossa dovrebbe essersi localizzato nel veronese, tra [[Zevio]] e [[Ronco all'Adige]], con la città capoluogo fortemente danneggiata. A [[Verona]], infatti, cadde la recinzione esterna dell'[[Arena di Verona|Arena]], lasciandone una porzione che fu poi danneggiata ulteriormente da un successivo terremoto ([[1183]]), creando l'attuale suggestiva forma dell'Arena con la sua "ala". Quasi tutte le [[chiesa (architettura)|chiese]], i [[monastero|monasteri]] e i monumenti furono distrutti o seriamente danneggiati, tanto da eliminare dalla città le testimonianze alto-medievali. Questo fatto, però, ha lasciato lo spazio per una forte diffusione del [[romanico]], stile della ricostruzione.<ref>G. Solinas, ''Storia di Verona''. Verona, Centro Rinascita, 1981. p.244</ref> <ref>http://www.ips.it/scuola/concorso/terremoti/home7.htm</ref>
 
Il sisma si fece sentire in tutta l'alta Italia da [[Cividale del Friuli|Cividale]] a [[Pavia]], nel [[pisa]]no <ref>E.Guidoboni-Enzo Boschi, I grandi terremoti medioevali in Italia, in "le Scienze" 4/1991</ref> e addirittura in [[Svizzera]].<ref>[http://www.ips.it/scuola/concorso/terremoti/home4.htm Tratto da ips.it] URL consultato il 08-12-2007.</ref> L'area di massima distruzione viene individuata in quella veronese, duramente colpite risultano anche: l'area tra il [[Lago di Garda]] e [[Padova]], quella tra [[Piacenza]] e l'[[Appennino Tosco-Emiliano]], e quella attorno a [[Pisa]]. I pesanti effetti del sisma si fecero sentire in tutta l'area medio-padana dal milanese al mare [[Adriatico]]. Da documentazioni del tempo sembrerebbe che il sisma fosse stato avvertito anche nei monasteri di [[Montecassino]] e di [[Reims]] in [[Francia]].<ref>Emanuela Guidoboni-Enzo Boschi, ''I grandi terremoti medioevali in Italia'',in "Le Scienze" n.249/1989</ref>
 
I danni, oltre che a Verona, si concentrarono a [[Milano]], [[Bergamo]], [[Brescia]], [[Vicenza]], [[Venezia]], [[Treviso]], [[Padova]], [[Modena]], [[Pavia]], [[Parma]] e [[Cremona]] e si ipotizzano almeno {{citazione necessaria|30.000 morti}}. I danni furono gravi in tutta l'area, con la sparizione di monumenti che a volte non vennero mai ricostruiti. Il primo terremoto ebbe uno [[sciame sismico]] di oltre 40 giorni.
 
L'episodio del sisma è riportato dalla cronaca di [[Landolfo Iuniore]], in cui si dice che le riunioni sinodali si svolgevano all’aperto <ref>''Landulphi Junioris sive de Sancto Paulo Historia Mediolanensis ab anno MXCV usque ad annum MCXXXVII'', a cura di C. Castiglioni, Rerum Italicarum Scritores, V/3, Bologna, 1934, p. 27</ref>, mentre moltissime sono le menzioni nelle cronache successive.
 
L'epicentro dei terremoti successivi a quello del [[3 gennaio]] si spostò in Lombardia, dove si verificarono forti scosse di assestamento per tutto il 1117: {{citazione necessaria|[[12 gennaio]], [[4 giugno]], [[1º luglio]], [[1º ottobre]] e [[30 dicembre]]}}.
 
Secondo alcuni autori gli epicentri principali in Pianura Padana furono due, uno nel Veronese e l'altro nel Cremonese. Fu quest'ultimo a causare il crollo della cattedrale di Cremona in costruzione ed i maggiori danni nelle città della Bassa <ref> P. Galli (2005) I terremoti del gennaio 1117. Ipotesi di un epicentro nel cremonese, Italian Journal of Quaternary Sciences, 18(2), 2005, 87-100 http://www.aiqua.it/index.php?option=com_joomd&view=joomd&layout=detail&id=230&Itemid=200&lang=it</ref>
 
La ricostruzione fu in quasi tutte le città rapida e frenetica e modificò, talvolta di molto, le piante urbane {{citazione necessaria|determinando un forte stacco fra l'alto [[medioevo]] ed i periodi successivi}}.