Mortaio da 81 Mod. 35: differenze tra le versioni

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[[Image:Mortaio 81 grande capacita.jpg|thumb|230px|Caricamento di una bomba g.c. I militari sono della [[136ª Divisione corazzata "Giovani Fascisti"]], riconoscibili dal [[fez]] nero.]]
Per il mortaio erano disponibili due munizioni da guerra: la bomba g.a. e la bomba g.c., differenti nella potenza e nella lunghezza del corpo bomba. La prima fu prodotta dalla [[Officine Costruzioni Industriali|OCI]] di [[Modena]], dalla [[Innocenti]] di [[Milano]], dalla [[CEMSA]] di Saronno, dalla Vanzetti, dalla [[Luigi Marzoli|F.lli Marzoli]] di [[Palazzolo sull'Oglio]], dalla Ricciardi e dal proiettificio dell'Arsenale Regio Esercito di Piacenza. La bomba a grande capacità fu invece prodotta solo dalla CEMSA, dalla Innocenti e dal proiettificio di Piacenza. Entrambe le bombe terminano inferiormente con un codolo porta-cartuccia forato; esso ospita una normale cartuccia da fucile [[calibro 12]], prodotta dalla [[Fiocchi Munizioni|Fiocchi]], con [[capsula a percussione]] e carica di 8,15 [[grammo|g]] di [[balistite]]. Per aumentare la gittata si impiegano cariche aggiuntive da 9,5 g di balistite, innescate dalla vampa della cartuccia che attraversa i fori del codolo. La cartuccia impiegata da sola costituisce la carica 0; aggiungendo da una a quattro cariche aggiuntive si ottengono le cariche dalla 1ª alla 4ª. I due tipi di granate utilizzavano le stesse [[spoletta|spolette]], ovvero la ''I.R. Mod. 35'' di origine francese (della [[Brandt]]), ad impatto e ritardo pirico, e la ''I. Mod. 40'' ad impatto.