Proto-punk: differenze tra le versioni

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|generi_c = [[Rock & roll]] - [[Glam rock]] - [[Garage rock]] - [[Hard rock]] - [[Pub rock]] - [[Proto-metal]]
}}
'''Proto-punk''' è un termine usato per definire un certo numero di gruppi che sono stati, tra la metà degli [[anni 1960|anni sessanta]] e la metà del decennio successivo, importanti precursori del [[punk rock]], o comunque citati come influenti per lo sviluppo di quel movimento prima della sua effettiva nascita<ref name=AMG>{{cita web |url=http://www.allmusic.com/explore/style/d2698|lingua={{en}}|editore=Allmusic.com|titolo=Proto-punk|accesso=28-01-2010}}</ref>.
 
Non identificando un vero e proprio genere musicale, le band e gli artisti ''proto-punk'', erano contraddistinte da una certa eterogeneità di stili musicali tipici di quel tempo come il [[glam rock|glam]], il [[surf rock|surf]], il [[garage rock|garage]], l'[[hard rock]] o il [[pub rock]]<ref name=AMG/>.
 
Tra le band più significative ricordiamo [[The Troggs]], [[The Who]], [[The Stooges]], [[Alice Cooper]], [[Pere Ubu]], [[MC5]], [[Monks]], [[David Bowie]], [[Velvet Underground]], [[The Modern Lovers]], [[T-Rex (gruppo)|T-Rex]] e i [[New York Dolls]].
 
Diversi gruppi ''proto-punk'' ispirarono successivamente anche altre generi musicali successivi come la [[New wave (musica)|new wave]], il [[post-punk]] ed il [[garage punk]].
 
== Storia ==
Le prime band che possono essere considerate a ragione come progenitori del movimento [[punk rock]] sono rintracciabili nella cosiddetta [[British invasion]], movimento musicale che, verso la metà degli [[anni 1960|anni sessanta]], incorporava band come [[The Small Faces|Small Faces]], [[The Kinks|Kinks]] (i cui singoli [[You Really Got Me]] e [[All Day and All of the Night]], vennero descritti come "predecessori del genere ''tre accordi alla Ramones''"<ref name="Harrington 2002, p. 538">Harrington (2002), p. 538</ref>) e, soprattutto, gli [[The Who|Who]] che con brani come [[I Can't Explain]] o [[My Generation]] buttarono le fondamenta di quella ferocia musicale e di quella postura ribelle tipica del successivo movimento punk.
 
A partire dal 1966, invece, è dall'altra parte dell'oceano, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] cioè, che inizia ad emergere quel suono grezzo e quell'atteggiamento da ''outsider'' di garage band come i [[Love (gruppo musicale)|Love]] e [[The Seeds]] che sarebbero poi diventati tra le figure centrali del ''proto punk''.
 
Sempre negli negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], nel [[1969]], vengono pubblicati due album di debutto di due gruppi originari del [[Michigan]], considerati allo stesso modo tra gli archetipi dei dischi ''proto-punk'': ''[[Kick Out the Jams]]'' degli [[MC5]] e [[The Stooges (album)|album omonimo]] degli [[The Stooges|Stooges]]. Registrato dal vivo al Grand Ballroom di [[Detroit]], l'album degli [[MC5]], testimonia tutta la capacità del gruppo di portare la loro leggendaria energia sul palco. Come scrisse il critico del ''[[Rolling Stone]]'', [[Lester Bangs]]:
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Un posto di particolare importanza tra la pletora di gruppi ''proto-punk'' è sicuramente ricoperto dai [[Velvet Underground]]: precursori di diversi generi rock che avrebbero preso piede nei decenni successivi ([[New wave (musica)|new wave]], [[noise rock|noise]], [[post rock]]), con il loro uso del feedback, della distorsione e del ''rumore bianco'', con il loro imprevedibile sperimentalismo, la loro tecnica dilettantesca ed il contenuto esplicito e provocatorio delle loro liriche, guadagnarono una ''"reputazione come primo gruppo underground rock"'', ispirando molte delle successive band punk.<ref>Taylor (2003), p. 49.</ref> Il loro disco d'esordio, [[The Velvet Underground & Nico]], pubblicato nel 1967, divenne poi uno dei più importanti dischi rock di sempre, ma è soprattutto con il successivo [[White Light/White Heat]], uscito nel 1968, che il gruppo mostra il suo lato più sperimentale e ''rumoroso''.
 
La prima metà del decennio successivo vide la nascita di diverse band americane il cui stile portava in grembo i germogli del successivo movimento punk: band come i [[New York Dolls]], ad esempio, che prendendo spunto dall'originale impeto del [[rock and roll]] degli [[Anni 1950|anni cinquanta]] svilupparono un personale impianto stilistico che, da lì a poco, sarebbe divenuto celebre come [[glam rock]]<ref name="Harrington 2002, p. 538"/>. Altri influenti gruppi e artisti della scena rock underground di quel periodo furono i [[Devo]], gli [[Electric Eels (gruppo musicale)|The Electric Eels]], i [[Suicide]], [[Patti Smith]], [[Richard Hell]], i [[Television]], i [[Rocket from the Tombs]], i [[Pere Ubu]] e i [[The Dead Boys]].
 
Anche in Europa, negli anni settanta, ci furono diverse scene musicali che forniranno uno spunto per molti dei successivi musicisti chiave del movimento punk. In [[Inghilterra]], la scena [[pub rock]], ad esempio, vede la nascita di diverse band ''proto-punk'': [[Dr. Feelgood]], [[Cock Sparrer]] e i [[The 101'ers]] di [[Joe Strummer]] che sarebbe poi stato uno dei fondatori dei [[The Clash]]<ref>Robb (2006), p. 51</ref>. Gruppi con una sensibilità simile provengono da [[Düsseldorf]], nell'allora [[Repubblica Democratica Tedesca|Germania dell'Est]], dove il gruppo ''"punk prima del punk"'' [[Neu!|NEU!]] si forma nel [[1971]], costruendo la tradizione [[Krautrock]] di gruppi come i [[Can]]<ref>Neate, Wilson. "[http://www.trouserpress.com/entry.php?a=neu NEU!]" ''Trouser Press LLC''</ref>. Una nuova generazione di gruppi garage rock [[australia]]na, ispirata soprattutto dai the Stooges e dagli Mc5, si avvicina sempre maggiormente a quello che sarebbe stato chiamato "punk": a [[Brisbane]], i [[The Saints]] richiamano al suono grezzo dei britannici [[Pretty Things]], usciti da un tour di successo in Australia e [[Nuova Zelanda]] nel [[1965]]<ref>Unterberger (2000), p. 18</ref>. I [[Radio Birdman]], fondati nel [[1974]] da [[Deniz Tek]], emigrato da [[Detroit]], suonano delle improvvisazioni ad un pubblico piccolo ma fanatico a [[Sydney]].