Blocco orientale: differenze tra le versioni

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Durante la [[guerra fredda]], il termine '''blocco sovietico''', o '''orientale''', era usato per riferirsi all'[[Unione Sovietica]] e ai suoi alleati dell'[[Europa Centrale]] e dell'[[Europa Orientale]] ([[Bulgaria]], [[Cecoslovacchia]], [[Repubblica Democratica Tedesca|Germania Orientale]], [[Ungheria]], [[Polonia]], [[Romania]] e, fino agli [[anni 1960|anni sessanta]], l'[[Albania]]). Il termine "blocco orientale" è anche usato come sinonimo di '''[[Patto di Varsavia]]''' (un'alleanza guidata dall'[[Unione Sovietica|URSS]]), o di '''[[Comecon]]''' (un'organizzazione economica internazionale di [[stato comunista|stati comunisti]]).
 
La [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]] non fece mai parte del blocco orientale o del [[Patto di Varsavia]]. Anche se era uno [[stato socialista]], il capo [[Josip Broz Tito|Maresciallo Tito]] giunse al potere attraverso i suoi sforzi di resistenza partigiana durante la [[IIseconda guerra mondiale]], prima che l'avanzata delle truppe sovietiche raggiungesse il confine jugoslavo e perciò questo stato non fu occupato dall'[[Armata Rossa]]. Il governo jugoslavo si dichiarò governo neutrale durante la [[Guerra Fredda]] e il Paese fu uno dei fondatori del [[Movimento dei Non-Allineati]], e attuò una particolare forma di [[socialismo]].
 
[[File:Yalta summit 1945 with Churchill, Roosevelt, Stalin.jpg|right|thumb|275px|I tre grandi: Il [[Primo Ministro del Regno Unito|Primo Ministro Britannico]] [[Winston Churchill]], [[Presidente degli Stati Uniti|Presidente statunitense]] [[Franklin D. Roosevelt]] e il [[Premier dell'Unione Sovietica]] [[Iosif Stalin]] alla [[Conferenza di Jalta]], nel febbraio 1945.]]