82nd Airborne Division: differenze tra le versioni
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La divisione ritornò negli [[Stati Uniti]] il [[3 gennaio]] [[1946]], attraversò l'oceano Atlantico a bordo della [[RMS Queen Mary]] e arrivata a [[New York]] sfilò in una [[Ticker-tape parade]]. Nel [[1947]] il [[555º battaglione di fanteria paracadutista]] fu assegnato all'82ª e rinumerato 3º battaglione del [[505º Reggimento di fanteria paracadutisti]]. Invece di essere smobilitata, l'82ª entrò a far parte dell'esercito regolare, il [[15 novembre]] [[1948]], e venne acquartierata a [[Forte Bragg]] nel [[North Carolina]].
La divisione non partecipò alla [[guerra di Corea]] per decisione dei presidenti [[Harry S. Truman|Truman]] ed [[Dwight D. Eisenhower|Eisenhower]], che ritennero necessario mantenere la divisione come riserva strategica in caso di un attacco sovietico, vista la rapidità con cui l'82ª poteva essere schierata dovunque nel mondo. Durante tutti gli anni cinquanta e l'inizio dei sessanta la divisione si sottopose a intense esercitazioni in tutti gli ambienti e luoghi, compresi: [[Alaska]], [[
==== Repubblica Dominicana: Operazione Power Pack ====
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Nel marzo [[1988]] una [[Task force|task-force]], della grandezza di una [[brigata]], composta dal 1º e dal 2º [[battaglione]] del [[504º Reggimento di fanteria paracadutista]] e dal 3º battaglione del [[505º Reggimento di fanteria paracadutista|505º]], fu paracadutata e aviosbarcata nel [[Honduras]] per partecipare all'[[operazione Golden Pheasant]]. Le autorità comunicarono che questo spiegamento era soltanto un'esercitazione ma in realtà le truppe erano pronte a combattere ed in effetti costrinsero le forze [[Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale|sandiniste]] alla ritirata in [[Nicaragua]]. L'operazione fece capire ai paracadutisti che si dovevano preparare ad essere chiamati sempre più spesso in causa vista la sempre maggiore instabilità mondiale.
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Il [[20 dicembre]] [[1989]] elementi della divisione presero parte all'[[Invasione di Panama: Just Cause|Operazione Just Cause]], l'invasione di [[
La [[task force]], composta dal 1º e dal 2º [[Battaglione]] del [[504º Reggimento di fanteria paracadutista|504º]], dal 4º Battaglione del [[325º Reggimento di fanteria paracadutista|325º]] e dalla [[Compagnia (unità militare)|Compagnia]] A del 3º Battaglione del [[505º Reggimento di fanteria paracadutista|505º]], dopo aver conquistato l'aeroporto ed essersi riunita con il 3º Battaglione del [[504º Reggimento di fanteria paracadutista|504º]], che era già a [[
=== Dal 1990 al 2001 ===
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==== Iraq: Operazioni Desert Shield e Desert Storm ====
Dopo neanche sette mesi dall'[[Invasione di Panama: Just Cause|invasione di
Il [[16 gennaio]] [[1991]] le forze alleate cominciarono a bombardare l'[[Iraq]] dando così il via all'[[operazione Desert Storm]]. Con l'inizio della guerra aerea gli elementi della divisione furono schierati a protezione delle installazioni petrolifere della [[Saudi Aramco]] vicino a [[Abqayq]] in [[Arabia Saudita]], nel frattempo tre compagnie di autocarri della [[NGUS|Guardia nazionale]], la 253ª dal [[New Jersey]], la 1122ª dall'[[Alaska]] e la 1058ª dal [[Massachusetts]] si unirono alla 2ª Brigata. Nelle settimane successive, soprattutto con i camion da 5 tonnellate forniti da queste tre compagnie, la 2ª Brigata si sposto a nord nelle vicinanze di [[Rafha]] in [[Arabia Saudita]]. In caso di necessità, queste compagnie della Guardia Nazionale avrebbero potuto trasportare il 4º Battaglione del [[325º Reggimento di fanteria aviotrasportata]] comandato dall'allora [[tenente colonnello]] [[John Vines]], permettendogli così di tenere il passo della [[6ª Brigata blindata francese]] impegnata nell'[[operazione Daguet]]. Sei settimane dopo l'inizio dei bombardamenti la guerra di terra ebbe inizio. La divisione iniziò a muoversi il [[23 febbraio]], il suo obbiettivo era quello di coprire il fianco sinistro del [[XVIII Corpo Aviotrasportato]] che doveva penetrare in [[Iraq]], il 4º Battaglione del [[325º Reggimento di fanteria aviotrasportata]] della 2ª Brigata fu distaccato alla [[6ª Brigata blindata francese]] per coprire l'estremità del fianco. Durante la guerra di terra, che durò soltanto 100 ore, la divisione penetrò in profondità all'interno dell'[[Iraq]] catturando tonnellate di equipaggiamenti, armi e munizioni oltre a 2721 prigionieri. Subito dopo la liberazione del [[Kuwait]] le unità della divisione iniziarono a tornare a [[Fort Bragg]], l'ultimo uomo lasciò il medio oriente alla fine di aprile.
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==== Afghanistan: Operazione Enduring Freedom ====
Nel giugno [[2002]] elementi del quartier generale della divisione e della 3ª Brigata furono inviati in [[Afghanistan]] come componenti dell'[[operazione Enduring Freedom]], nel gennaio [[2003]] la 3ª Brigata fu rilevata dalla 1ª. Durante il servizio della 1ª Brigata, 70 soldati della compagnia B del 3º Battaglione del [[504º Reggimento di fanteria paracadutista]], in congiunzione con la Compagnia A del 2º Battaglione del [[75º Ranger Regiment|75º Reggimento Rangers]], eseguirono un lancio di combattimento nell'[[Afghanistan]] occidentale, eseguendo così il primo lancio in combattimento effettuato da unità della divisione dopo l'[[Invasione di Panama: Just Cause|invasione di
==== Iraq: Operazione Iraqi Freedom ====
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